Il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – UICI – è stato ospite martedì 17 agosto al Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria.
Redazione Castel Vetrano Selinunte
Il Parco Archeologico di Selinunte, attento alle problematiche della accessibilità e dei disabili, ha ospitato infatti il Presidente della UICI, Mario Barbuto, la Vicepresidente Linda Legname, nonché Presidente della Scuola Cani Guida Helen Keller di Messina, e alcuni accompagnatori che hanno fatto visita al Parco insieme al Direttore della Rotta dei Fenici. Infatti, nell’ambito delle iniziative che l’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa realizza per consentire l’accesso al patrimonio culturale di tutti, anche dei diversamente abili, si intende sviluppare la collaborazione tra Rotta dei Fenici ed UICI in Italia, con focus specifici per gli attrattori culturali che collaborano con l’Itinerario, tra cui Selinunte.
Non è facile procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche nei Parchi Archeologici a causa delle caratteristiche specifiche dei giacimenti culturali estesi, ciò in genere ne impedisce la libera fruizione da parte di chi soffre di gap fisici ma non solo.
Da molto tempo, grazie alle collaborazioni avviate dalla Rotta dei Fenici con la Commissione Accessibilità di ICOM – International Council of Museums – di cui è socio istituzionale, si lavora per sensibilizzare le autorità competenti e l’opinione pubblica sui temi della accessibilità per tutti del patrimonio culturale e naturale. Citiamo ad esempio le attività di Alternanza Scuola Lavoro svolte con i Licei di Castelvetrano per la verifica della accessibilità dei luoghi culturali del territorio oppure eventi organizzati in collaborazione con l’AIAS – Associazione Italiana Assistenza Spastici – e di altre organizzazioni che si occupano di persone con deficit uditivi e vocali (già nel 2005 furono proposte visite al Parco nella Lingua dei Segni Italiana – LIS).
Ci dice il Presidente UICI, Mario Barbuto: “Una visita emozionante al Parco Archeologico di Selinunte, tra le suggestioni della storia e gli scenari naturali offerti da un luogo non esclusivo, ma unico al mondo. Un percorso intenso e ricco di fascino, privo di particolari ostacoli o barriere che ci sprona a porre le basi per una collaborazione di lunga prospettiva, volta a rendere accessibili e fruibili i luoghi della cultura e della memoria delle generazioni e delle civiltà che ci hanno preceduto su questa terra. L’Unione Italiani Ciechi e Ipovedenti mette a disposizione competenze, esperienze e professionalità per un lavoro comune che intende promuovere e favorire il superamento di barriere architettoniche e sensoriali di qualsiasi natura, per una società inclusiva nella quale sia rispettato e tutelato il diritto di tutti. Nuove tecnologie, sistemi tradizionali e soprattutto la credibilità dell’Unione costituiscono il mix giusto da offrire per individuare ed attuare le soluzioni più efficaci e sostenibili. La visita odierna è un primo passo verso una collaborazione da costruire e consolidare per allargare anche alle persone non vedenti, ipovedenti e con ogni altra disabilità la fruizione completa di un bene che cresce di valore proprio nel momento in cui riesce a raggiungere e stimolare le menti, i sensi e il cuore dei cittadini, indipendentemente dalle proprie condizioni.”
“Tra le iniziative di riapertura e rinnovamento postcovid per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale dei territori – dichiara il Direttore della Rotta dei Fenici, Antonio Barone – l’accessibilità è uno dei punti più significativi. Grazie alla collaborazione con UICI si intende sviluppare una vera strategia con tutte le organizzazioni competenti, enti che rappresentano le persone con disabilità ed enti che gestiscono gli attrattori culturali. E’ soprattutto una questione di civiltà e di rispetto per tutti coloro che soffrono in vari modi e per le loro famiglie. L’intesa ci consentirà di sviluppare una progettualità specifica e divulgare al meglio i modelli del Consiglio d’Europa, che tutela i diritti dei disabili, e degli Itinerari Culturali del CoE che operano nel campo. Tutto ciò sostenuti anche da progetti UE. Tra i territori di applicazione in Sicilia potremo così lavorare sulla Smart Way Antica Via Selinuntina, in cui potremo coinvolgere anche altre organizzazioni, come ad esempio l’Associazione Sicilia Turismo per Tutti.”
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS (U.I.C.I) è un’associazione fondata nel 1920 a Genova da Aurelio Nicolodi, un ufficiale che perse la vista durante il primo conflitto mondiale.
I valori dell’U.I.C.I., un secolo dopo, sono gli stessi che hanno ispirato il suo fondatore, convinto assertore dell’emancipazione e dell’integrazione delle persone con disabilità visiva.
Accogliere, ascoltare, sostenere, tutelare, condividere, includere, sono i valori fondativi dell’U.I.C.I. che da 100 anni promuove l’uguaglianza dei diritti con impegno, passione, dedizione, tenacia e autorevolezza, per donare luce alle persone cieche, ipovedenti e con disabilità plurime, in tutta Italia.
Centinaia di donne e di uomini animati da puro spirito di volontariato e segnati dalla stessa disabilità lavorano ogni giorno con fervore e competenza per offrire risposte alle persone con disabilità visiva di tutte le età. Cittadini tra i cittadini, persone tra le persone: questo è il traguardo che l’Unione persegue.
Istruzione, Lavoro, Ri-Abilitazione, Mobilità, Sport, Autonomia, Sperimentazione e Ricerca, sono le parole chiave che si concretizzano nell’azione quotidiana dell’associazione che ha creato strumenti e strutture operativi come il Centro Nazionale del Libro Parlato, l’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), il centro studi e riabilitazione “Le Torri” di Tirrenia, l’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi), l’INVAT (Istituto Nazionale di valutazione ausili e tecnologie) e la IURA (Agenzia per i diritti delle persone con disabilità).
L’Unione ha anche istituito la Sezione Italiana della Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità e fa parte, quale membro fondatore, della Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità (FAND) e dal 2019 fa parte del Comitato Testamento Solidale.