CAMPO DI MARE (SAN PIETRO VERNOTICO) – Passerella fatta a pezzi, spogliatoi danneggiati.
di Paola Bari
Le persone con disabilità, nonostante i grossi sforzi dell’amministrazione, non hanno diritto a raggiungere il mare perché bande di ragazzini incivili e maleducati puntualmente distruggono le opere installate per aiutare le persone meno fortunate. Accade a Campo Di Mare, marina di competenza del Comune di San Pietro Vernotico dove appena dieci giorni fa la spiaggia è stata attrezzata (grazie a un finanziamento regionale di 20mila euro) per permettere alle persone con disabilità di raggiungere il mare senza grosse difficoltà.
Ieri, domenica 1 agosto, passerella e spogliatoi sono stati nuovamente vandalizzati. “Nuovamente”, perché già poche ore dopo il montaggio furono presi di mira dai teppisti.
Ieri, ragazzini senza scrupoli hanno smontato la passerella che collega la rampa in legno che permette l’accesso alla spiaggia (sempre destinata ai disabili), al mare e i pezzi li hanno sparsi sull’arenile. Le casette che fungono da spogliatoio sono state aperte e danneggiate, utilizzare come porte da calcio. Tutto sotto gli occhi dei bagnanti, in pieno pomeriggio. Qualcuno ha tentato di rimproverarli e di far notare che si tratta di beni che servono alle persone con difficoltà motorie, per tutta risposta hanno ricevuto parolacce, insulti, offese.
Ieri sono intervenuti gli agenti della Polizia locale e i volontari della Protezione per rimettere tutto a posto. Ma il timore è che questi episodi possano ripetersi, oggi stesso o nei prossimi giorni. E non è questione di controlli (carabinieri o vigili non possono stare ovunque) ma solo di rispetto, di amore per la cosa pubblica, si sensibilità verso chi ha la sfortuna di non potersi muovere liberamente sulle proprie gambe e senza l’aiuto di nessuno. Tutti hanno diritto a una giornata al mare.
L’appello della Protezione civile
La Protezione civile, attraverso la pagina Facebook dell’associazione, lancia un “appello al buon cuore di tutti”. Già, perché per rispettare il luoghi e le cose, serve solo buon cuore. E buona educazione.
“Quello che vedete in foto sono le pedane e le casette/spogliatoi per ragazzi e/o adulti che presentano disabilità quasi distrutti dai cosiddetti individui normodotati, in psicologia, soggetto che ha un coefficiente di intelligenza intorno ai valori medî, ecco in questo caso questi esseri hanno un coefficiente sotto sotto la media. Le pedane che servono ai nostri amici per raggiungere il mare fatte a pezzi e lasciate un po qui un po la, le casette aperte e utilizzate, con asciugamani abbandonati e sporche”. Si legge nel post che accompagna la foto che mostra gli atti di vandalismo.
“Ora la preghiera va a tutti, va ai ragazzi che forse si credono super facendo questi gesti, ai genitori affinché possano ogni giorno far leva sui figli per portarli ad essere gente migliore. Alla gente che è in spiaggia affinché possa in qualche modo riprenderli e farli desistere se li vede sull’atto. Non sappiamo cosa possa riservarci la vita, ma di certo sappiamo che la possiamo rendere migliore se noi saremo migliori”.
“Ormai questi atti di vandalismo sono superati, sono cose per persone piccole che ancora di più sottolineano le loro incapacità. Non ci parlate di controlli e di poca presenza delle forze dell’ordine. Questi sono gesti che a prescindere non si fanno. Non serve compassione, serve semplicemente amore per il prossimo”.
Come già accennato si tratta di un progetto costato 20mila euro e finanziato con fondi regionali istituiti proprio per le fasce deboli, su cui l’attuale amministrazione ha lavorato per oltre un anno e che questa stagione ne ha visto la realizzazione. Il progetto è stato approvato a maggio 2020. Prevedeva l’installazione sull’arenile di un servizio igienico per disabili realizzato con materiale ecosostenibile (legno o simili), l’installazione di 3 spogliatoi riservati alle persone diversamente abili sempre realizzati con materiale ecosostenibile (legno o simili), la realizzazione di una doccia esterna e la posa di passerella sull’arenile che garantisce l’accesso alla battigia alle persone diversamente abili. Perchè distruggere tutto?