Una vera e propria struttura dell’orrore è stata scoperta, in seguito a una indagine a Varese, dove bambini e ragazzi affetti da disabilità, sono stati sottoposti a vessazioni e umiliazioni da parte degli operatori-educatori.
In cooperative sociali o centri, sono sempre di più i maltrattamenti a cui ogni giorno sono sottoposti dei bambini disabili che devono subire le peggiori angherie e vessazioni da parte di operatori che dovrebbero proteggerli. L’ultima storia arriva da Varese, dove gli operatori sociali della struttura sottoponevano i minorenni disabili a umiliazioni e maltrattamenti di ogni sorta. Sono il frutto delle indagini portato avanti dai Carabinieri a seguito della denuncia della madre di un residente.
I Carabinieri della Compagnia di Varese hanno dato disposizione, nella giornata del 12 luglio, a ordinanze cautelative tramite cui si vieta agli operatori di non avvicinarsi alle persone offese. Gli operatori – educatori della struttura sono accusati di maltrattamenti aggravati e continuati e, per quattro di loro, vi è anche il reato di abbandono di persone minori o incapaci, oltre a lesioni personali nei loro confronti.
Grazie alla denuncia della madre di un minore e all’ausilio di telecamere e filmati, i Carabinieri sono riusciti a capire cosa stesse accadendo all’interno della struttura stessa. I bambini e ragazzi maltrattati sono stati sottoposti a maltrattamenti, strattonamenti, minacce, offese verbali, oltre ad aver omesso i doverosi controlli dal momento che molti di loro hanno commesso anche atti autolesionistici.
I ragazzi e bambini della struttura, affetti da patologie serie, come gesti autolesivi, ma anche crisi epilettiche, sono stati spesso abbandonati e lasciati soli a se stessi. Gli operatori – educatori non sono mai intervenuti, lasciando che i residenti si procurassero lesioni, abrasioni e anche diverse ferite