Le indagini hanno svelato il comportamento inqualificabile dei dipendenti di due strutture “lager”. Emesse cinque ordinanze cautelari personali.
Redazione Nurse Times
Tre persone sono state arrestate (uno in carcere, due ai domiciliari) e altre due interdette dalla professione per un anno con l’accusa di violenza sessuale, maltrattamenti, abbandono di incapaci, esercizio abusivo della professione di infermiere. Sequestrate anche le due struttura “lager” per disabili psichici di Serradifalco (Caltanissetta), dove tali reati erano perpetrati a opera dei dipendenti. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del dal Nas di Ragusa, con la collaborazione dei militari del Comando provinciale Carabinieri di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura, attraverso servizi di osservazione e pedinamento, ispezioni e attività tecnica di intercettazione telefonica, ambientale audio/video.
L’attività investigativa è scaturita da un controllo, eseguito nell’ambito di servizi disposti in campo nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, d’intesa con il ministero della Salute, finalizzati a monitorare la corretta gestione delle strutture socio-assistenziali dedicate a ospitare le fasce più deboli della società, durante il quale sono state evidenziate gravi anomalie nella gestione delle due comunità, in relazione alle condizioni strutturali, igienico sanitarie, funzionali e organizzative che facevano dedurre la non appropriata assistenza sanitaria degli ospiti delle stesse.
Successivamente le investigazioni hanno permesso di scoprire numerosi casi di maltrattamento fisico nei confronti dei disabili mediante violente percosse (spesso utilizzando sedie o bastoni come oggetti contundenti) schiaffi e pugni. I pazienti erano inoltre vessati con ingiurie, abbandonati, malnutriti e alimentati solamente con riso o con pane raffermo, ammollato in acqua o nel latte e recuperato dagli scarti dei panifici del luogo. Emblematico è un episodio riguardante uno degli ospiti, non vedente, picchiato brutalmente da un operatore per aver orinato fuori dal water.
Raccapriccianti le immagini che hanno ripreso l’operatore mentre conduce per mano il disabile, lo fa sedere e poi si accanisce sulla mano destra dello stesso, applicando una leva sulle dita dell’anziano e facendolo inginocchiare. Le telecamere hanno anche svelato diversi casi di violenza sessuale da parte di uno solo degli indagati nei confronti di un’anziana ospite non in grado di autodeterminarsi. Quest’ultimo operatore si è anche reso responsabile di abbandono di incapaci e di esercizio abusivo della professione infermieristica. Sebbene sprovvisto di specifico titolo professionale, ha infatti somministrato medicinali agli ospiti a lui affidati.