«È stato un congresso aperto che è riuscito ad alimentare un dibattito costruttivo su diversi temi; una due giorni in cui abbiamo ascoltato gli interventi dei vertici di tutte le forze politiche, nessuna esclusa, e a cui abbiamo rappresentato le istanze che vengono quotidianamente dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie, sull’isolamento, la segregazione, le discriminazioni che avvengono sovente nel mondo del lavoro, della scuola, nei confronti delle donne, in particolare». Esprime soddisfazione il presidente della FISH, la Federazione Italiana Superamento Handicap, Vincenzo Falabella, a margine del Congresso 2021 che si è svolto in modalità telematica e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’ex presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, dell’ex Ministro degli Interni, Matteo Salvini, degli attuali Ministri alle Disabilità e al Lavoro, rispettivamente, Erika Stefani e Andrea Orlando. Non soltanto.

Hanno fornito il proprio contributo al dibattito che si è articolato all’interno della due giorni organizzata il 16 e il 17 luglio dalla FISH, anche il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso e, in rappresentanza degli enti locali, il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Massimiliano Fedriga, e dell’ANCI, l’Associazione dei comuni italiani, Antonio Decaro. Inoltre, sono intervenuti per confrontarsi sulle diverse istanze rappresentate dalla FISH, sul fronte della rappresentanza istituzionale, anche il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Mauro Palma, Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità; il governatore della regione Liguria, Giovanni Toti e l’ex presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

«Dietro il logo Fish, ci sono le storie delle persone e le testimonianze di chi all’interno dei territori si spende per l’associazionismo e la tutela delle persone con disabilità; abbiamo costruito con loro, dal basso, i temi del congresso e li abbiamo rappresentati a chi ha il compito di elaborare le politiche». Continua Vincenzo Falabella: «così, da tutti i politici dei diversi schieramenti che sono intervenuti abbiamo avuto rassicurazioni sulla necessità di maggiori investimenti per proteggere le persone con disabilità a partire dal Piano di Ripresa e Resilienza».

E poi ancora, ha spiegato il presidente della FISH: «ci è stato assicurato l’impegno delle forze politiche intervenute al nostro congresso per assumere e formare gli insegnanti di sostegno nelle scuole, per garantire percorsi di vita autonoma e l’inclusione sociale per le persone con disabilità nella società; che ci sarà attenzione alla figura del caregiver, che saranno potenziati i servizi sociali e domiciliari dei comuni, che si avvierà finalmente un processo di deistituzionalizzazione delle persone con disabilità per scovare una volta per tutte i tanti manicomi nascosti che abbiamo ancora in Italia».

I segnali arrivati dagli esponenti delle istituzioni e delle varie forze politiche intervenute al Congresso FISH che si è concluso oggi, dunque, sembrano essere incoraggianti per le persone con disabilità e per le loro famiglie, perlomeno a livello di impegni.

 

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