Martedì 20 aprile si è tenuta la prima cabina di regia del progetto sperimentale “Inclusione generativa”, promosso dal Comune di Asti e sostenuto dalla Fondazione CRT con i fondi del Bando Vivo Meglio
Il progetto intende promuovere percorsi per accompagnare le persone adulte con disabilità, intellettiva e/o sensoriale, all’inclusione sociale attraverso inserimenti lavorativi stabili presso aziende del territorio. L’incontro si è svolto alla Biblioteca del Polo universitario “Rita Levi Montalcini” e ha visto la partecipazione in modalità mista (presenza/on line) dei partners del progetto: UniAstiss – UVMD (Unità Multidisciplinare di Valutazione della Disabilità) dell’ASL AT, Agenzia Piemonte Lavoro attraverso il Centro per l’impiego di Asti, Istituto Sordi di Torino (sede di Asti), gli enti di formazione professionale Scuole Tecniche San Carlo, Enaip, Colline Astigiane e Fondazione Casa di Carità, le associazioni APRI (Associazione Piemontese retinopatici e Ipovedenti – sezione di Asti) e UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione di Asti).
Il percorso di inclusione, promuove l’utilizzo della co-progettazione con i beneficiari, le loro famiglie e le realtà coinvolte nella rete, metodologia che si auspica possa trasformarsi da sperimentale a buona prassi. Si partirà dall’individuazione dei beneficiari e da una mappatura delle aziende in obbligo di assunzione e delle necessità formative da loro espresse, per giungere ad attivare specifici percorsi in stage o tirocini. Il tutoraggio educativo che accompagnerà i beneficiari sarà finalizzato ad operare sui contesti al fine di rendere efficace l’inserimento lavorativo.
Uno dei punti di forza della sperimentazione sarà la realizzazione di una ricerca che valuterà scientificamente il processo attivato e i risultati raggiunti. Verranno infine realizzati a cura delle associazioni APRI, UICI e Istituto Sordi di Pianezza percorsi di formazione specifica sulle disabilità sensoriali rivolti agli operatori a vario titolo impegnati nell’inserimento lavorativo per favorire l’inclusione delle persone con disabilità sensoriale, visiva o uditiva.
“Il lavoro – spiegano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessora ai Servizi Sociali Mariangela Cotto – restituisce alla persona dignità, ruolo sociale e rende possibile la sua vera inclusione nel tessuto produttivo e relazionale comunitario. È fondamentale sensibilizzare la comunità locale per accrescere l’informazione e potenziare le possibilità di lavoro e di vita indipendente per tutti, attraverso un costante lavoro di rete tra tutte le realtà territoriali coinvolte”.