Tali ausili sono importantissimi per la gestione della patologia e la prevenzione di complicazioni come le piaghe da decubito o lo svuotamento della vescica. Prodotti erogati al ribasso vuol dire riduzione al valore di gara e quindi di livello inferiore agli standard finora erogati abbassando la loro funzione di prevenzione e riabilitazione.
Una decisione presa senza alcun coinvolgimento dei rappresentanti di disabili e di chi da anni si occupa della distribuzione e personalizzazione degli ausili.
A tal proposito l’Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio segnala che in letteratura il primo fattore di valutazione del’outcome di un ausilio è la diminuzione del minutaggio assistenziale e solo più di recente si sono aggiunte scale che misurano l’inclusività. Invece in questo appalto non c’è traccia di quanto la letteratura esprime e al bisogno assistenziale e all’inclusione è di gran lunga preferito il mero risparmio.
Inoltre il bando di gara prevede un unico fornitore per tutta la Regione Lazio escludendo le tante sanitarie sul territorio che fino ad oggi hanno rifornito in modo capillare i tanti disabili nel loro domicilio.
Un appalto che ha molte criticità che le associazioni AP, FINCOPP, ASSORTOPEDIA, FEDERLAZIO, FIOTO hanno tempestivamente segnalato con varie lettere inviate nel corso del mese di dicembre alla Regione che per ora non risponde.
Fonte: Pressenza