Primo giorno di scuola: le regole e i problemi per gli alunni con disabilità

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Pochissimo, per non dire per nulla, si parla del ritorno a scuola degli alunni con disabilità.

Questo significa che vengono considerati come tutti gli altri studenti, o che sono dimenticati? Vero è che i problemi che sussistono per tutti, come il distanziamento, per loro sono spesso più complessi. Nelle Linee Guida per la riapertura delle scuole a settembre, con il titolo di Piano Scuola 2020-2021,approvate a giugno, si è data una particolare attenzione agli alunni e alle alunne con disabilità. L’indicazione è quella che va garantita la loro presenza quotidiana in classe e la medesima offerta formativa degli altri studenti. Questi presupposti devono, però, fare i conti con la realtà concreta dove non sempre sarà facile attuarli: a partire dagli insegnanti di sostegno che dovrebbero essere garantiti ma che non ci sono . La maggior parte sono supplenti che quest’anno verranno nominati in ritardo.

Il problema del sostegno

Affinché si possano dare le garanzie sopracitate, si sono istituite alcune norme specifiche. In riferimento alla sicurezza in classe, e in particolare al rispetto del distanziamento, si pone molta attenzione sia al numero dei disabili all’interno della classe, sia alle tipologie delle disabilità. Regole precise sono state introdotte in merito all’utilizzo delle mascherina. Non sono soggetto all’obbligo di indossarla gli alunni con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. Gli insegnanti di sostegno che si occupano di studenti disabili con i quali non possono mantenere 1 metro di distanza, sono tenuti ad utilizzare altri dispositivi, come i guanti in nitrile e le visiere per proteggere occhi, viso e mucose.

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La didattica a distanza

Tali ordinamenti saranno usati al meglio, affinché la presenza quotidiana in classe degli studenti con disabilità sia una priorità irrinunciabile. Quest’urgenza è dettata dai molti effetti negativi che durante il lockdown, la didattica a distanza ha avuto sugli stessi alunni, perdendo il contatto con gli insegnanti e i compagni. Pertanto, la didattica a distanza verrà utilizzata solo se strettamente necessario con particolare accorgimenti, come la turnazione e accordi con la famiglia. Allo stesso metodo, in caso di necessità, si preferisce istituire percorsi di insegnamento a domicilio da concordare con le famiglie e gli enti locali. Da parte di alcuni organismi competenti sono state avanzate alcune critiche su queste disposizioni in atto. In particolare, lamentano alcune lacune, come programmi più individualizzati, l’allargamento dell’organico degli insegnante di sostegno in quanto non è più sufficiente il rapporto 1;2 il bisogno di figure professionale più specializzati, una maggiore regolamentazione del trasporto e una migliore e più frequente collaborazione tra scuola e famiglie».

 

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