Le compagnie di monopattini investono su Torino, ma in alcuni punti del centro i marciapiedi sono completamente ostruiti dai mezzi di trasporto. Interviene il Comune
Come i funghi dopo una lunga giornata di pioggia, il lockdown a Torino ha aiutato fortemente il proliferare dei monopattini. I mezzi a due ruote, simbolo di una mobilità dolce che si prende ogni giorno più spazio nelle grandi città, sono ormai ovunque.
Le società di sharing hanno aumentato gli investimenti e i mezzi presenti a Torino sono sempre di più, soprattutto in centro. Se questo cambiamento porta con sé alcuni aspetti positivi, come per esempio i benefici ambientali, è altrettanto vero che qualche ombra legata ai tanti monopattini presenti si palesa sempre più fortemente. Tra i problemi maggiormente riscontrati vi è senza dubbio quello legato al parcheggio selvaggio.
Un tema già sollevato dal disability manager della città di Torino, Franco Lepore, che settimane fa aveva invitato l’assessore alla Viabilità Maria Lapietra a trovare soluzioni perché i monopattini abbandonati ovunque smettano di creare disagi ai disabili o agli anziani, che sempre più di frequente si ritrovano la strada sbarrata dai mezzi.
Da allora però nulla è cambiato, come spiegato da Emanuel Cosmin Stoica, blogger che evidenzia tutti i limiti di una viabilità a Torino presenta troppi ostacoli per i disabili: “Dopo il lockdown la situazione è peggiorata. Attenzione, non critico i monopattini il cui utilizzo ha indubbi benefici ma senza stalli appositi diventa difficile non arrecare danni“.
Da qui la richiesta di accelerare il processo che nel futuro prossimo potrebbe portare alla realizzazione di parcheggi ad hoc. “Il Comune dialoghi con le società di sharing e si impegni per trovare spazi in cui i monopattini non siano un intralcio per i disabili: anche una bici o un monopattino appoggiata al muro, su un marciapiede stretto, può diventare un ostacolo“.
Su questo aspetto l’assessore alla Viabilità Maria Lapietra si è detta aperta a introdurre la misura. Nelle prossime settimane infatti avranno luogo alcuni interventi strutturali come la realizzazioni di parcheggi ad hoc per bici e monopattini, convertendo una parte degli stalli dedicati alla sosta delle auto in aree di sosta, attrezzate anche con archetti, per i mezzi a due ruote. I lavori inizieranno a fine agosto e procureranno almeno 250 posti e stalli. “L’emergenza legata alla pandemia ci ha fatto vivere in maniera differente la città, modificando il modo in cui utilizziamo spazi e servizi pubblici. E’ pertanto necessario rivedere l’organizzazione della mobilità cittadina e, insieme, favorire un diverso uso dello spazio pubblico collettivo”, spiega Lapietra. Non solo: quando verranno realizzati gli stalli, i trasgressori verranno puniti con multe. Un modo per regolamentare l’utilizzo smisurato dei monopattini, un mezzo con un grande potenziale e altrettante ombre.