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Bonus 600 euro: domanda respinta a donna disabile, pronta ad intraprendere vie legali

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Repubblica segnala il caso di di una donna di quarantotto anni che percepisce già un assegno da 340 euro e che non avrà bonus

Bonus 600 euro negato ad una donna disabile di 48 anni. A segnalare il caso sono diversi quotidiani on line, tra cui Repubblica. Viene raccontata la storia di Franca che da oltre quattro lustri si sposta con l’ausilio di una sedia a rotelle per via di un’incidente. Quando aveva 26 anni un automobilista, rivelatosi poi ubriaco, l’ha investita, causandole danni permanenti alla spina dorsale. E’ un’invalida civile e, secondo le norme, l‘Inps non può riconoscergli indennità che il governo ha assegnato ai lavoratori autonomi come supporto in un particolare contesto storico come l’emergenza sanitaria in atto.La protagonista della vicenda è intenzionata ad adire vie legali per valutare la legittimità delle norme che l’hanno esclusa dal diritto all’indennità.

Bonus negato per 340 euro percepiti

In attesa di capire cosa accadrà con il Decreto Rilancio, Franca, al momento, si è già visto negare il bonus 600 euro di marzo. La sua particolare condizione di “partita Iva in carrozzina” la colloca nella platea degli esclusi poiché titolare di una pensione di invalidità. Lei, però, lavora. Si occupa di network marketing on line e complice la contingente situazione economica ha dovuto convivere con le difficoltà finanziarie di tanti altri. Franca ha un trattamento pensionistico da invalida di soli 340 euro. “Soprattutto – ci tiene a precisare – non è un benefit, sono soldi che mi danno perché sono inchiodata ad una sedia a rotelle”.

Franca per il Bonus potrebbe adire vie legali

Con il Decreto Rilancio il bonus 600 euro per autonomi e partite Iva è stato rinnovato per le mensilità di aprile. Sarà, invece, innalzato a mille euro a maggio, ma solo per quanti dimostreranno un calo del fatturato nel bimestre marzo-aprile 2020 del 33% rispetto allo stesso periodo del 2019

Il nuovo Dpcm del governo Conte si è premurato di affrontare criticità legate a situazioni come quelli di Franca che rischiano di penalizzare tutte le persone disabili. Esse, per il bonus di marzo, sono state impossibilitate dalle norme ad accedere agli ammortizzatori sociali varati per l’emergenza sanitaria ed economica in atto

L’ eventuale nuova disposizione in merito, tuttavia, non sarà retroattiva e si attende di conoscere con dovizia di particolari quella che sarà la regolamentazione ufficiale del nuovo decreto.

Per il mese di marzo Franca, secondo quanto segnala Repubblica, sta comunque studiando la possibilità di sfruttare le vie legali per ottenere quantomeno una compensazione di una situazione in cui si sente vittima di un’ingiustizia sociale ed economica. La protagonista della vicenda è, tra l’altro, anche madre di quattro figli.

Non resta che attendere l’evoluzione delle cose, sebbene la norma specificata riguardo al bonus 600 di marzo prevedesse l’esclusione dal diritto di tutti coloro fossero titolare di un altro trattamento pensionistico.

 

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