Lecce, mostra di presepi al castello vietata ai disabili

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La denuncia di un neretino: «Ascensore formato mignon: impossibile entrarci con la carrozzella»

Una disavventura, a Lecce, per una delle persone più impegnate nel reclamare i diritti dei portatori di disabilità. Vito Berti, già presidente della commissione per le Pari opportunità del Comune di Nardò, ha tentato qualche giorno fa di visitare un’esposizione di presepi nel Castello di Carlo V, nel capoluogo. Ma non ha potuto accedere alle sale espositive, che si trovano al piano superiore, perché nell’ascensore a disposizione dei visitatori la sua sedia motorizzata ci è entrata solo in parte. Tanto il dispiacere per l’uomo ed i suoi accompagnatori che son dovuti tornare indietro.

«È ridicolo – dice Berti – che lì ci sia un ascensore così piccolo. È vero che io ho dimensioni leggermente superiori a quelle di un disabile “a norma” – sorride Berti per stemperare l’amarezza provata – ma questo non giustifica che non si possa offrire un servizio adeguato. Sicuramente si tratta di strutture datate, costruire in tempi in cui non si pensava all’utilità effettiva di un ascensore, bastava che ci fosse. In realtà, infatti, serve a ben poco quando ci si trova davanti a disabilità particolari come la mia che, purtroppo, necessita di uno spazio maggiore per girare con la carrozzina. Leggermente superiore, ma mica di tanto. Concettualmente è un ascensore troppo piccolo».

Berti spiega di aver denunciato la situazione anche negli anni scorsi ma senza aver sortito alcun effetto. «Sono queste le occasioni in cui mi sento frustrato di non poter vedere e visitare cose che mi interessano. La mostra del presepe è una importante tradizione. Quando ero ragazzino i miei genitori mi accompagnavano ed era bellissimo. Ma da quando è allestita in questo benedetto Carlo V non ci posso più entrare ed era sicuramente meglio quando si faceva ai Teatini. Ora spero che con questa denuncia pubblica le cose cambieranno, in meglio» conclude l’uomo.

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