ROMA – Sosterrà la Lega del Filo d’Oro, la pièce teatrale “Anna dei Miracoli”, trasposizione teatrale del film “The miracle worker” del 1962, diretto da Arthur Penn. Si spira alla vera storia di Helen Keller, sordocieca, che grazie all’aiuto della sua insegnante Anne Sullivan riuscirà a parlare, leggere, studiare e avere una vita autonoma. La pièce sarà interpretata da Mascia Musy con la regia di Emanuela Giordano.
Cosa succede quando un padre e una madre non riescono a comunicare con il loro figlio? Che meccanismi si innestano, in una famiglia, quando arriva il figlio “diverso” che si pensava potesse nascere solo in casa di altri? E soprattutto come si sente Helen, davanti alla rassegnazione, la rabbia e il senso di inadeguatezza dei propri genitori? Una storia di lotta e di speranza, quella di Helen e della sua famiglia, che grazie ad Anna riusciranno a comunicare. Una pièce teatrale che racconta, in chiave artistica, l’operato della Lega del Filo d’Oro.
Da Helen ad Anna
“Anna dei miracoli è una storia vera e racconta in modo emblematico la storia di tutte quelle famiglie che arrivano da noi dopo essersi sentite dire tante volte che non c’era nulla da fare con i loro figli, del loro senso iniziale di sconfitta e di impotenza e di quella fiducia che ripongono nella Lega del Filo d’Oro che passo, passo oltre ad assistere i figli, dà un supporto e un metodo anche alle famiglie per gestire e comunicare con i propri ragazzi – racconta Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro. – Ma non solo, questa opera teatrale narra il passaggio alla lingua dei segni, un bene immateriale dell’umanità, una rivoluzione linguistica che ha permesso di aprire un dialogo tra chi parla e chi non parla. La lingua dei segni, in questo caso tattile, permetterà ad Helen di raccontare la sua storia, di apprendere, di esprimere sentimenti e necessità, di crescere e di farsi rispettare”.
Una collaborazione fra teatro e solidarietà, arte e volontariato: “Quello che ci ha sempre contraddistinto è il coraggio di andare oltre schemi e sentieri battuti – afferma la direttrice e anima del teatro Franco Parenti Andrée Ruth Shammah – abbiamo sempre proposto spettacoli nati dalla voglia di sperimentare, che portassero in scena temi diversi, realtà al limite, storie di impegno sociale e cambiamento. Sensibilizzare il pubblico alle fragilità umane è fra gli scopi primari del nostro teatro. Siamo convinti che il Teatro, con la sua potenza comunicativa, possa dare una voce a chi non ce l’ha”.
La storia di Helen Keller, vissuta negli Stati Uniti, risale alla fine dell’800 e gli anni ’60 del ‘900. Divenne sordocieca a poco meno di 2 anni, probabilmente in seguito a meningite. Una condizione che non le impedirà di imparare a comunicare, leggere, studiare e avere una vita autonoma grazie alla sua insegnante Anne Sullivan, anche lei parzialmente non vedente insegna alla bambina a comunicare con la lingua dei segni tattile. Helen Keller diventerà un avvocata impegnata in molte cause per i diritti delle persone con disabilità.
“Non appena ho letto Anna dei miracoli ho creduto fortemente in questa storia e ho desiderato interpretarla – dichiara Mascia Musy – Ho bloccato i diritti del testo e mi sono messa a cercare chi avrebbe potuto abbracciare questo progetto con la mia stessa passione. Sono felice di realizzarlo insieme alla Lega del Filo d’Oro, che da più di 50 anni si prende cura in modo straordinario delle persone sordocieche. È la storia di un amore grandissimo – prosegue la Musy – forse il più grande, perché l’amore di questa storia è quell’amore universale e straordinario di chi si prende cura del più debole semplicemente perché è ‘diverso’ e proprio per questo ha bisogno di aiuto e di amore più di chiunque altro”.
Una storia esemplare quella di Helen Keller che rimanda ad un’altra storia, altrettanto singolare: quella di Francesco Mercurio. Giovane uomo di 36 anni, non vedente dalla nascita e diventato sordo a 11 anni. Nonostante tutte le difficoltà, Francesco è riuscito a laurearsi in giurisprudenza ed è oggi un avvocato che si batte per i diritti delle persone sordocieche; lui ed Helen sarebbero stati colleghi se solo fossero vissuti nella stessa epoca.
Il crodwfunding
Per l’occasione il teatro lancia una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela intitolata Anna dei miracoli. Teatro Franco Parenti per la Lega del Filo d’Oro. L’obbiettivo, raccogliendo 5 mila euro, è di coprire una minima parte dei costi produttivi dei quali il teatro si sta facendo carico, ma soprattutto di condividere con tante persone la sensibilità ai temi dello spettacolo dando risonanza a una realtà, quella della Lega del Filo d’Oro, capace di rendere possibile l’impossibile, di fare “miracoli. Contattando direttamente il Teatro Franco Parenti a donazioni@teatrofrancoparenti.com, per donazioni a partire da 500 euro è possibile usufruire di Art Bonus e recuperare il 65% dell’importo donato (attraverso un credito d’imposta eccezionale). A Philippe Foriel-Destezet e Francesca Merloni, i primi sostenitori dello spettacolo, va un affettuoso ringraziamento.
Non solo a teatro
La Lega del Filo d’Oro ha in programma tanti appuntamenti per conoscere la realtà delle persone sordocieche. Esperienze interattive, incontri face to face, dibattiti e speaker corner con esperti e testimonianze. Dal 21 al 24 novembre 2019, nell’ambito del Focus live 2019, in qualità di Charity Partner la Lega del Filo d’Oro sarà al Museo nazionale scienza e tecnologia di Milano, dove sarà possibile, tutti i giorni alle ore 9:30, prendere parte all’esperienza virtuale “Prova a muoverti senza vedere e senza sentire” che, attraverso l’utilizzo di un visore VR, permetterà di immergersi nella giornata tipo di una persona sordocieca. Il 24 novembre, alle ore 15:00, la Lega del Filo d’Oro sarà protagonista dello speaker corner dedicato al tema “Dieci anni per andare in pari” che, grazie al contributo di Francesco Mercurio, Presidente del comitato delle persone sordocieche della “Lega” e alla testimonianza di Daniele Orlandini, membro del Comitato dei Familiari dell’Associazione, indagherà il ruolo delle persone con disabilità all’interno della società e come questa risponderà alle loro istanze, attraverso un’analisi retrospettiva di quanto è stato fatto negli ultimi dieci anni e le prospettive per il prossimo decennio.