La natura e la disabilità visiva

0
650 Numero visite

«Consentire alle persone con disabilità visiva di vivere pienamente le meraviglie naturali del nostro pianeta e promuovere l’importanza di creare esperienze inclusive e sensoriali nei parchi nazionali e nei giardini di tutto il mondo»: sono gli obiettivi con cui Evan Barnard, giovane studioso americano, ha realizzato il sito web “Nature for the blind”, che raccoglie oltre 200 percorsi all’aperto fruibili da persone con disabilità visiva, tra itinerari dedicati, sentieri facilmente percorribili e giardini sensoriali, in trentacinque Paesi di tutto il mondo. E c’è spazio anche per l’Italia

Una persona con disabilità visiva, insieme al suo fido accompagnatore, nel Sentiero Didattico Pian dei Ciclamini in Friuli Venezia Giulia

C’è un sito web americano che raccoglie più di duecento percorsi all’aperto fruibili da persone con disabilità visiva, tra itinerari dedicati, sentieri facilmente percorribili e giardini sensoriali sparsi in trentacinque Paesi di tutto il mondo.
Per realizzarlo, come leggiamo nel sito di «SuperAbile INAIL», «sono state fondamentali la volontà e l’impulso di Evan Barnard, un giovane da sempre appassionato di natura, che ha iniziato a collaborare con la comunità ipovedente degli Stati Uniti all’età di 12 anni, quando aiutò a risistemare il sentiero Big Pine Braille, nella foresta Marshall, i cui pannelli in rilievo erano stati rubati. Volontario per il Georgia Council of the Blind (“Consiglio dei Ciechi della Georgia”), Barnard si è poi adoperato per dar vita al Whispering Woods Braille Trail: corde guida per indicare il percorso, cartelli tattili, nessun ostacolo in cui poter inciampare e la possibilità di accarezzare e annusare alberi e piante sono stati i piccoli trucchi per renderlo accessibile alle persone non vedenti e non solo. Da qui la curiosità di voler capire cosa succedesse al di fuori degli Stati Uniti».

Il sito si chiama Nature for the blind e Barnard, che oggi studia Ecologia all’Università della Georgia, ha via via scoperto che esistono numerose esperienze naturalistiche per persone con disabilità visiva nelle parti più disparate del globo, come il Touch ‘N’ Smell Garden all’interno dell’Istituto Nazionale di Ricerca Botanica di Lucknow in India, il Giardino Sensoriale di Rio de Janeiro in Brasile o il sentiero accessibile a tutti del Parco Nazionale di Carara in Costa Rica, fino a un percorso a tema in Braille nel Tennessee (Stati Uniti), nel Warrior’s State Park di Kingsport, basato sulla serie di libri per ragazzi delle Cronache di Narnia.
«Il sito web – spiega lo stesso Barnard – offre la possibilità di godersi l’aria aperta ovunque si viva o si voglia andare in vacanza. L’obiettivo è quello di consentire alle persone con disabilità visiva di vivere pienamente le meraviglie naturali del nostro pianeta e di promuovere l’importanza di creare esperienze inclusive e sensoriali nei parchi nazionali e nei giardini di tutto il mondo».

E l’Italia? Al momento, nel nostro Paese, Nature for the blind segnala due itinerari accessibili ai non vedenti, il primo dei quali in Trentino Alto Adige, all’interno del Parco Naturale Puez-Odle, partendo dal parcheggio della Malga Zannes in Val di Funes (Bolzano), il secondo in Friuli Venezia Giulia, ovvero il Sentiero Didattico Pian dei Ciclamini nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie, con partenza dall’Hotel ai Ciclamini di Lusevera (Udine), entrambi percorribili anche in carrozzina.
Il sito, inoltre, menziona anche il Giardino Sensoriale dell’Orto Botanico di Lucca e il Museo Tattile e Olfattivo dell’Orto Botanico di Napoli.
E tuttavia, come scrive Michela Trigari sempre in «SuperAbile INAIL», «non si tratta delle uniche esperienze naturalistiche per ciechi in Italia. Dalla segnaletica in Braille sulle Orobie bergamasche al percorso odoroso del Parco dei Mulini di San Pietro al Tanagro (Salerno), dal Giardino Sensoriale Helen Keller dell’Orto Botanico del Salento a Lecce al sentiero tattile del Parco dei Briganti di Santeramo in Colle (Bari), dal percorso per non vedenti del Bioparco di Villa Borghese a Roma al Giardino Sensoriale del Polo Tattile Multimediale di Catania, anche nella nostra Penisola non mancano “sentieri alternativi”». (S.B.)

Ringraziamo per la segnalazione Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa).

https://www.superando.it/

L'informazione completa