Lombardia, 83 milioni per disabili e anziani non autosufficienti

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Milano, 16 feb. (askanews) – La Giunta regionale ha deliberato il programma operativo a favore di persone con grave o gravissima disabilità e anziani non autosufficienti, a cui destinare quasi 71 milioni di euro del Fondo nazionale per le non autosufficienze (Fna) e 12,6 milioni di euro aggiuntivi di Regione Lombardia suddivisi in misure B1 (disabilità gravissima) e B2 (disabili gravi o anziani non autosufficienti).

foto IPP/Mario Romano
Milano 10/4/2018
seduta consiglio Regionale – regione lombardia
nella foto Assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini
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“Le Aziende socio-sanitarie territoriali (Asst) con le Agenzie di tutela della salute (Ats) – ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Stefano Bolognini – sono il riferimento per le persone che rientrano nella condizione disabilità gravissima (misura B1) mentre gli Ambiti territoriali/Comuni sono i punti di accesso per i disabili gravi o gli anziani non autosufficienti (misura B2). Di queste due misure l’anno scorso hanno beneficiato complessivamente oltre 17.000 lombardi, di cui 6.635 disabili gravissimi, un dato stimato in aumento almeno del 10% anche per questa annualità”.

La ‘nuova’ misura B1 permette due tipi di intervento: uno indirizzato a chi è totalmente assistito al domicilio, con l’erogazione di un ‘buono’ mensile di 1.100 euro al massimo, cui si può aggiungere un ‘voucher’ mensile per gli adulti fino a 360 euro e per i minori fino a 500 euro; l’altro, rivolto al disabile che frequenti un servizio educativo o scolastico, oppure inserito in un centro diurno per 14 ore, prevede un ‘buono’ mensile di 600 euro come riconoscimento del carico assistenziale per la famiglia, cui si aggiunge un ‘voucher’ mensile fino a 360 euro per gli adulti e fino a 500 euro al massimo per i minori.

Per quanto riguarda le persone disabili gravi e anziani non autosufficienti che si rivolgeranno ad Ambiti territoriali/Comuni, Regione Lombardia ha confermato il sostegno alla famiglia che assiste direttamente la persona fragile oppure che si avvale di una persona assunta regolarmente. Rimane l’attenzione per le persone disabili con progetti di vita indipendenti e per i minori disabili per i quali sono confermati gli interventi realizzati l’anno scorso.

“Entrambe le misure, ci tengo a precisarlo – ha concluso Bolognini – sono orientate a sostenere il carico assistenziale delle famiglie con l’obiettivo di mantenere al domicilio la persona fragile, prevenendo l’istituzionalizzazione”.

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