Scoperti 12 ‘furbetti’ a Napoli, non pagavano il bollo ma i loro parenti disabili erano morti

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Nel quadro della costante attività di polizia economico-finanziaria posta in essere dalla guardia di finanza sul territorio, i finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno scoperto 12 cittadini napoletani che non avendo più familiari disabili, in quanto deceduti da diversi anni, continuavano a sfruttare indebitamente l’esenzione del bollo auto per i portatori di handicap o invalidi.

In particolare, i Finanzieri del gruppo di Napoli, a seguito di un’attività info-investigativa hanno individuato 12 “furbetti” che non hanno versato alla Regione di residenza il bollo auto malgrado non più esenti a causa del decesso del disabile titolare del beneficio.
E’ bene ricordare che l’esenzione dal pagamento del bollo auto spetta solo nel caso in cui il veicolo è intestato direttamente al disabile oppure ad un familiare che risulti fiscalmente a carico del disabile o viceversa.

In quest’ultima ipotesi l’esenzione richiesta dal parente è ottenibile solo se il suo reddito lordo è inferiore o uguale a 2.840,51 euro. Per ottenere l’esenzione bisogna presentare apposita domanda e nel momento in cui vengono meno le condizioni spetta al disabile o agli eredi dello stesso darne tempestiva comunicazione all’ufficio concedente. Tra i furbetti scoperti emerge la posizione di un cittadino che risulta proprietario di 1 immobile, intestatario di 1 società e di 2 veicoli di recente immatricolazione ma che non risulta tra coloro i quali versano la tassa di possesso automobilistica.

Al termine del servizio, i soggetti individuati, resisi responsabili di “indebita percezione di erogazioni pubbliche”, con riferimento all’articolo 316 ter del c.p., hanno ricevuto un verbale di accertamento con sanzione pecuniaria pari al triplo del beneficio di cui si è fruito illecitamente, ridotta poi ad un terzo se pagata entro 60 giorni dalla data di notifica dell’accertamento. Nel contempo gli stessi sono stati segnalati alla Regione Campania per il recupero delle somme indebitamente non versate. L’attività del corpo mira a contrastare le condotte di frode alla pubblica amministrazione, che sottraggono importanti risorse finanziarie alle casse dello stato da destinare ai servizi dei cittadini.

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