25ª Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, Lega del Filo d’Oro: “Necessari cambiamenti culturali e adeguamenti normativi”

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Inclusione sociale, autodeterminazione e autonomia per le persone con disabilità. Ma non solo. Un vero e proprio cambiamento culturale per andare oltre l’handicap e vedere la disabilità come una condizione che può essere superata, se supportata da un contesto e un ambiente favorevoli. Sono questi gli auspici della Lega del Filo d’Oro – che da oltre cinquanta anni si prende cura delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie – per il futuro, ricordati in occasione della 25ª Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità sancita dalla Commissione Europea nel luglio 1993 per porre l’attenzione sulle problematiche e i diritti delle persone disabili, di cui 4.5 milioni vivono in Italia e oltre 189 mila sono persone sordocieche

Le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali vivono una condizione difficile e di isolamento perché spesso alla disabilità sensoriale si associano anche altre minorazioni di tipo motorio, intellettivo o neurologico. In base al primo Studio condotto nel 2015 dall’ISTAT per la Lega del Filo d’Oro sulla sordocecità in Italia, risulta che per circa il 57% degli adulti sordociechi rappresenta un problema insormontabile anche solo uscire di casa e per quasi il 90% utilizzare i mezzi di trasporto o accedere agli edifici pubblici tra cui ospedali, scuole, ecc.

Fattori che rendono ancora più complessa e piena di ostacoli la vita di queste persone precludendo loro quasi totalmente la possibilità di una dimensione sociale attiva e, di fatto, negando quanto sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità[1] riconosciuti e sottoscritti dal nostro Paese, con lo scopo di promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità.

In Italia infatti, differentemente da quanto già stabilito dalla Convezione Onu stessa, relativamente alla disabilità si continua ad avere un approccio più strettamente medico-sanitario e non si considera ancora del tutto il condizionamento e l’impatto che può avere il contesto sulla disabilità stessa.

“La condizione di disabilità nella Convenzione Onu, ma non solo, viene ricondotta all’esistenza di barriere di varia natura che possono essere di ostacolo a quanti, in presenza di minorazioni fisiche, mentali o sensoriali, hanno il diritto di partecipare in modo pieno ed effettivo alla società afferma il Presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli In occasione di questa Giornata vogliamo sottolineare il diritto all’inclusione nella società delle persone con disabilità che dovrebbe essere agevolato attraverso interventi, servizi e ausili atti a sperimentare condizioni di vita migliori e maggiore livello di partecipazione sociale. Un primo passo a livello normativo si potrebbe compiere con la piena attuazione della legge 107/2010 che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica, come già stabilito dal 2004 in sede europea”.

Questo percorso richiede un impegno forte e costante e un approccio riabilitativo personalizzato – modello quest’ultimo portato avanti, da oltre 50 anni, dalla Lega del Filo d’Oro – volto a far acquisire alle persone con disabilità sensoriali la maggiore autonomia possibile gettando le basi per promuovere l’autodeterminazione e la consapevolezza dei loro diritti.

Nel nostro Paese siamo ancora lontani da una cultura della disabilità che sia inclusiva in tutti gli ambiti della vita, ed è la società stessa che ci rende disabili, non lo siamo noi. Tutto può essere normale e mi auspico un giorno che ovunque, nelle case, negli edifici, per le strade, in Tv e sui giornali, siano già inclusi e previsti gli ausili e gli accorgimenti che garantiscono la piena fruibilità e accessibilità anche alle persone con disabilità fisiche e sensoriali – sostiene Francesco Mercurio Presidente del Comitato delle Persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro. – Nessuno oggi, nel nostro Paese, entrando in una casa, si chiede se

c’è l’acqua o la corrente elettrica, lo diamo tutti per scontato. Vorrei che questo avvenisse anche per le rampe di accesso agli edifici, per i segnali sonori agli attraversamenti per strada e per la lingua dei segni nei programmi tv, così da diventare una cosa del tutto normale”.

La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità è fondamentale, dunque, per ricordare anche l’importante lavoro svolto dalle moltissime associazioni italiane che operano nel campo delle disabilità come la Lega del Filo d’Oro che, negli anni, ha saputo rispondere a questa necessità di adoperarsi a favore dell’inclusione sociale delle persone sordocieche, ampliando i propri servizi sul territorio grazie ai Centri e alle Sedi territoriali dove l’Associazione opera.

L’IMPEGNO DELLA LEGA DEL FILO D’ORO PER L’INCLUSIONE

La Lega del Filo d’Oro è un osservatorio permanente sulla disabilità grave ed è il referente degli organi pubblici a livello centrale e regionale, per sostenere le istanze e i bisogni delle persone sordocieche.

In particolare, la Lega del Filo d’Oro ribadisce l’esigenza che la legge 107/2010 sul riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica venga migliorata e trovi piena attuazione. Attualmente la legge definisce sordocieche le persone cui siano riconosciute entrambe le minorazioni sulla base della legislazione vigente, che riconosce la sordità civile solo a chi lo diventa prima dei 12 anni: di conseguenza, la legge 107 non si applica ai sordociechi acquisiti che perdono l’udito successivamente. Inoltre, la legge ha bisogno di essere adattata a un contesto sociale in evoluzione, dando la possibilità a tutte le persone sordocieche di realizzare sé stesse e di accedere quando possibile al mondo del lavoro.

Inoltre, l’Associazione ha accompagnato per due anni l’iter parlamentare del disegno di legge per il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni e LIS Tattile (DDL 302 e connessi), collaborando con la Commissione Affari Costituzionali del Senato. Il provvedimento- che riconosce e garantisce i diritti delle persone sorde, con disabilità uditiva e sordocieche, promuovendo la rimozione delle barriere alla comprensione e alla comunicazione che limitano il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione alla vita collettiva – è stato approvato dal Senato nell’ottobre 2017, ma la legislatura si è conclusa senza che l’iter giungesse a compimento.

A livello internazionale, la Lega del Filo d’Oro partecipa al tavolo della Conferenza europea dell’EDbU (European Deafblind Union) con l’obiettivo di lavorare per l’uguaglianza e la piena partecipazione nella società delle persone sordocieche in tutti i Paesi europei.

La Lega del Filo d’Oro è oggi presente in otto regioni con 5 Centri Residenziali, con annessi Servizi Territoriali, (a Osimo, Lesmo, Modena, Molfetta e Termini Imerese) e 3 sedi territoriali (Roma, Napoli e Padova). Il nuovo Centro Nazionale di Osimo, una volta completato, permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi per la riabilitazione delle persone sordocieche, equiparandola alle principali organizzazioni europee. Con il nuovo Centro verranno incrementati i posti letto (da 56 a 80) per i ricoveri a tempo pieno, di cui 8 per la diagnosi e quelli per la degenza diurna (fino a 20).

[1] La Convenzione è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 e ratificata dall’Italia il 3 marzo 2009.

 

http://www.meteoweb.eu

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