“Solanas, costretta a togliere gli ombrelloni gratuiti per disabili causa burocrazia”

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SOLANAS, Costretta a togliere gli ombrelloni gratuiti per i disabili per un’assurda vicenda burocratica. Ha dell’incredibile la storia raccontata da Francesca Rubiu, titolare dello stabilimento Vanity Beach sulla spiaggia di Solanas.

Ha ricevuto i controlli della Capitaneria sul rispetto della concessione e delle metrature: tutte le misure erano rispettate, ma è emerso che un rettangolo di sabbia che dalla planimetria risultava  destinato ad area giochi era stato invece occupato dagli ombrelloni

Ma qui sta l’inghippo: la Rubiu quegli ombrelloni li concedeva gratuitamente ai disabili che frequentano il Vanity Beach: “Non ci guadagnavo un soldo”, spiega, “pensando no ci fosse problema ho messo lì gli ombrelloni, per dare un servizio gratuito”. Non contesta l’operato della Guardia costiera, l’imprenditrice: “Hanno solo applicato la legge e pagherò la sanzione”. Ma si chiede: “Io non possono spostare lo spazio per disabili, perché di spazio non ne ho più e tutti gli ombrelloni sono stati concessi. Avevo creato l’area dei disabili lì anche perché è accanto alla passerella in legno”. Possibile spostarla” “No, perché quell’area giochi non può essere dedicata ai disabili: il Comune non ha adottato il Pul, il piano urbanistico del litorale, quindi non si può cambiare nulla”. A pagare (oltre la Rubiu, nel caso della multa) a Solanas saranno solo i disabili

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