Trecentomila euro per rendere il museo accessibile a tutti

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Un polo museale di eccellenza, a livello nazionale, sul versante dell’accessibilità e dell’inclusione sociale. È l’obiettivo del progetto che vede quale protagonista il Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino, allo scopo di ampliare il suo pubblico potenziale alle persone affette da disabilità di natura intellettiva.

Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino

Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze (300.000 euro di investimento in tre anni) ha preso il via con i primi incontri con gli operatori e il direttore, ed è già stato predisposta la tabella di marcia per le attività di formazione, in programma dal mese di settembre. Il percorso progettuale del Be.Go, punta a potenziare il concetto di “accessibilità” attraverso l’elaborazione di strumenti di facilitazione che entreranno poi a far parte integrante della sua proposta educativa, con la possibilità di essere replicabili in altri contesti museali.

Gli incontri di formazione si baseranno sulla progettazione partecipata e il confronto tra i diversi ambiti professionali. I materiali prodotti saranno di diverse tipologie: serviranno a preparare la visita da casa al museo, faciliteranno il percorso autonomo di visita all’interno della struttura museale, guideranno in modo semplice e chiaro alcune attività che il personale dei servizi educativi svolgerà durante la visita. «Il Museo – osserva la vicesindaca

Claudia Centi – ha già avviato da diversi anni alcuni percorsi mirati per rendere fruibile il suo patrimonio artistico anche alle persone non vedenti, ipovedenti, malati di alzheimer. Ora intendiamo allargare ulteriormente la platea alle persone affette da autismo e ai non udenti».

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