Firenze, 25 lug. – Sono andati alla scoperta della storia della balena preistorica “ritrovata” in un campo coltivato di Orciano Pisano e hanno visto gli scheletri di leoni delle caverne, tigri dai denti a sciabola ed elefanti vissuti milioni di anni fa in Toscana quando il suo territorio era una savana.
La prima visita organizzata dal Cesvot Firenze e riservata ai disabili si e’ svolta al Museo di Geologia e Paleontologia l’associazione Cirs – Comitato italiano reinserimento sociale. Grazie a un protocollo stipulato tra il Cesvot e il Museo di Storia Naturale di Firenze, i soci di cento associazioni fiorentine impegnate nel settore disabilita’ potranno beneficiare nei prossimi mesi di visite guidate gratuite al patrimonio storico culturale di Firenze.
I musei compresi nell’accordo sono: il museo di Geologia e Paleontologia, quello di Antropologia e Etnologia e quello di Zoologia “La Specola”. E’ questo uno dei percorsi sperimentali nati per promuovere e facilitare la fruizione del patrimonio dei beni culturali da parte delle associazioni di volontariato, in particolare di quelle associazioni che operano a favore delle persone con disabilita’. Un cammino iniziato dal 2011 grazie a un rapporto di collaborazione con la Galleria degli Uffizi e con il Museo Archeologico di San Casciano che ora si rafforza e si struttura con il nuovo accordo. Alla visita di martedi’ scorso ha partecipato anche Ivana Ceccherini, presidente della Delegazione Cesvot fiorentina: “La convenzione del Cesvot con i Musei di Firenze sta procedendo molto bene, assicurando la possibilita’ di accedere al nostro grande patrimonio culturale ai soci di associazioni di volontariato che si occupano di chi e’ piu’ svantaggiato per la propria disabilita’ fisica o psichica, ma anche di chi opera nelle associazioni stesse”, osserva Ceccherini che aggiunge: “L’accessibilita’ alla cultura da parte dei cittadini e’ un diritto riconosciuto ma non sempre garantito.
Le visite programmate sono organizzate grazie alla disponibilita’ del personale del Museo che si mette a disposizione, disegna il percorso accessibile e accompagna i visitatori alla scoperta dei reperti e dei tesori conservati nelle sale”. (AGI)
Red/Mav