Quando Matteo Renzi, pochi giorni fa, ha rispolverato l’idea del ponte di Messina, in molti hanno storto il naso. Soprattutto ricordando i numerosi annunci dello stesso Renzi negli anni scorsi, che vi si opponeva con forza e categoricamente.
Tra le critiche e le provocazioni, si segnala la lettera di Iacopo Melio, divenuto famoso con la campagna, di alcuni anni fa, #Vorreiprendereiltreno, mirata a sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sulle difficoltà che ogni giorno devono affrontare le persone disabili, in città piene di ostacoli e barriere architettoniche.
A proposito di ponte di Messina, ecco quello che scrive Melio a Renzi. “Secondo me il meridione avrebbe bisogno di ben altro, vedi lotta alla corruzione, alla mafia o a quell’evasione fiscale che tanto cerchi di sbandierare anche se alla fine, gli indagati veri, ce li ritroviamo ogni giorno in Parlamento – scrive Melio sul suo profilo Facebook, rivolto direttamente al presidente del consiglio -. Ho deciso di suggerirti ben 15 alternative che potresti finanziare con gli 8 miliardi preventivati per la tanto mitologica opera”.
“Sono certo che già questa piccola lista renderebbe il nostro bel Paese su misura di più persone, diventando più civile e più inclusivo. D’altra parte è da tanto che noi disabili, e non solo, ‘siamo pronti’ “, prosegue Melio, alludendo alla frase rivolta da Renzi ai gongolanti costruttori della Salini-Impregilo il 27 settembre scorso.
Ecco la lista di alternative che Melio “suggerisce” a Matteo Renzi di fare con gli 8 miliardi necessari per il ponte.
“1) 533 milioni e 333 mila 333 SCIVOLI PER MARCIAPIEDI, utili a disabili ma anche a madri col passeggino, anziani o persone temporaneamente infortunate (costo medio 15€ al mq);
2) 363 milioni e 636 mila 363 ORE DI SOSTEGNO SCOLASTICO per una scuola che sia davvero “buona” (costo medio 22€/ora);
3) 53 milioni e 333 mila 333 PARCHEGGI PER INVALIDI in più nelle nostre città (costo max 150€ circa cad);
4) 16 milioni di RAMPE IN ALLUMINIO MOBILI, a norma CE e adatte sia a carrozzine che a ipovedenti, da distribuire ai negozi dei centri storici che non sono accessibili (costo max 500€ cad);
5) 8 milioni di SEDIE “JOB” da fornire agli stabilimenti balneari dei nostri bellissimi litorali (costo max 1.000€ cad);
6) 5 milioni e 555 mila 555 SEDUTE DI IPPOTERAPIA per la durata di un anno, ovvero un’ora a settimana, per bambini autistici (costo medio 30€/ora);
7) 1 milione e 600 mila CARROZZINE MANUALI per chi non può permettersene una (costo medio 5.000€ cad);
8) 615 mila 384 CANI GUIDA compreso ADDESTRAMENTO COMPLETO da donare ad una persona cieca o in carrozzina (costo medio 13.000€ cad);
9) 533 mila 333 PROTESI AGLI ARTI INFERIORI, elettroniche e super leggere, (costo medio 15.000€ cad);
10) 400 mila ASCENSORI da installare negli edifici pubblici o da donare in appartamenti con un “neo” disabile (costo medio 20.000€);
11) 320 mila IMPIANTI COCLEARI per bambini sordi fin dalla nascita (costo medio 25.000€ cad);
12) 266 mila e 666 AUTOMOBILI ACCESSIBILI, con PEDANE AUTOMATICHE di ultima generazione, da usare per il trasporto scolastico di ragazzini disabili (costo medio 30.000€ cad);
13) 166 mila 666 PROGETTI “VITA INDIPENDENTE”, potenziando quelli che già ci sono con ulteriori fondi (un contributo di 4.000€ al mese anziché 1.500€ di media);
14) 80 mila PARCHI GIOCHI INCLUSIVI, perché anche il divertimento è un diritto (costo max 100.000€ cad);
15) 20 mila AUTOBUS ACCESSIBILI da far circolare nelle nostre città (costo medio 400.000€ cad);
“Caro Matteo, questi sono alcuni degli spunti che spero possano esserti utili soprattutto per capire che sì, costruire Ponti (in senso ideologico e umanitario) è di fondamentale importanza, ma ancor prima dobbiamo imparare ad abbattere i Muri – conclude Melio -. Perché per ottenere un’Italia su misura di tutti c’è ancora tanto, troppo da fare”.