Dopo mesi complicati, pur tra mille incertezze, si torna alla normalità con la fine di quasi tutte le restrizioni.
Però, c’è chi in una situazione di difficoltà deve superare sempre qualche ostacolo in più. Alla nostra redazione è arrivata una lettera di una ragazza riminese non udente che ha riscontrato ostacoli con un’agenzia di viaggi locale a causa della sua disabilità e dell’obbligo di mascherina applicato in maniera dura e non in base alle norme che dovrebbero consentire l’inclusione e l’integrazione.
“Per un interessante viaggio di due giorni” si legge nella lettera che la ragazza che ha preferito non firmarsi “mi sono rivolta ad un’agenzia di viaggi riminese. Alla mia richiesta di poter fare togliere la mascherina alla guida in alcune occasioni per comunicare con me con il necessario distanziamento, dato che sono sorda e leggo il labiale, mi hanno risposto che avrei dovuto portare un accompagnatore, perché diversamente non si sarebbero fatti carico di alcuna responsabilità.
In questo modo, innanzitutto, mi hanno fatto passare per una persona che chiede il mancato rispetto delle regole a scapito della salute pubblica. Una mancanza di sensibilità e rispetto nei miei confronti. Segnalo che tra l’altro nel programma del viaggio ci sono una cena e un pranzo in un ristorante tipico: mi chiedo come faranno a mangiare con la mascherina? Mi hanno anche scritto affermando che sono onesti e scrupolosi. Ma quale è stata la loro cura di venirmi incontro? Nessuna.
Nel sito disabilita.governo.it si legge: il Governo ha mantenuto fermo il principio che la mascherina non è obbligatoria per le persone che devono comunicare con i sordi. Inoltre esistono visiere, mascherine trasparenti…
E non vogliono prendersi responsabilità?! E sono pure scrupolosi? Io non vedo nulla di ciò. Mi hanno invitata ad andare in agenzia per conoscermi, ma se non vogliono togliersi la mascherina cosa ci vado a fare?”
Conclude così la lettera: “nel 2022 non ci devono essere barriere per nessun tipo di handicap. E se si tratta di un’agenzia di viaggi, o di qualsiasi altro servizio e attività rivolta al pubblico, la prima cosa che devono fare è informarsi per trovare una soluzione. Perché tutti meritiamo l’uguaglianza e il rispetto”.
Redazione AltaRimini