Mascherine trasparenti arrivate in Trentino, Ambrosi: ”Finalmente una buona notizia, ma ritardo inaccettabile”

Alessia Ambrosi (Fratelli d'Italia): "A novembre 2020 era stata approvata una mozione per fornire queste mascherine. Purtroppo molti ragazzi con difficoltà hanno dovuto provvedere in autonomia per sopperire alla mancanza della Provincia"

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TRENTO. “Finalmente una buona notizia, anche se è arrivata con un ritardo inaccettabile”. Questo il commento di Alessia Ambrosi (Fratelli d’Italia) sull’annuncio della Provincia che sono state consegnate le mascherine trasparenti, strumento che facilitano la comunicazione per quelle persone che hanno la necessitò di leggere il labiale oppure hanno difficoltà nella comunicazione (Qui articolo).

“Un fatto sicuramente positivo – dice Ambrosi – in vista soprattutto del prossimo anno scolastico. Il 19 novembre 2020 è stata approvata all’unanimità in Consiglio provinciale la proposta di mozione che avevo presentato per fornire queste particolari mascherine negli istituti e nei luoghi dove si svolgono attività collegate alla disabilità. Purtroppo molte ragazze e ragazzi con difficoltà hanno dovuto sopperire alla mancanza della Provincia e hanno acquistato autonomamente le mascherine trasparenti nel periodo più critico dell’emergenza Covid-19″.

Nelle scorse ore è stato consegnato un primo lotto alla presidente dell’Ente nazionale sordi di Trento, ma anche altre associazioni trentine hanno ricevuto un quantitativo per permettere a chi è sordo, ha difficoltà di esprimersi o di comprendere il parlato di utilizzare questi dispositivi. Il progetto vede la collaborazione in qualità di partner dell’Associazione Ens e dell’associazione Abc Irifor.

E in questi mesi abbiamo raccontato delle ulteriori difficoltà per le persone sorde, amplificate dal periodo caratterizzato dall’emergenza coronavirus e dalla necessità di  indossare le mascherine. “Ho iniziato l’anno da solo ed ero isolato dal mondo. Per molto tempo non ho avuto un sostegno e prendere appunti per me era impossibile”, aveva spiegato Samuel Il Dolomiti (Qui articolo).

“Dopo l’amarezza per l’inaccettabile ritardo nella diffusione di questi presidi fondamentali per le persone coinvolte in un percorso logopedico, individui affetti da disturbi dello spettro autistico, nonché per tutti coloro che rientrano nella categoria dei sordi, l’arrivo delle mascherine trasparenti rappresenta finalmente un segnale positivo. L’attenzione verso le persone con bisogni speciali e la concreta vicinanza ai temi della disabilità e dei bisogni educativi speciali, non devono avere colori politici ma rappresentano un obiettivo verso cui tutti insieme dovremmo convergere. Il mondo della disabilità ha bisogno di attenzione non a parole, ma costante e dimostrata da fatti concerti”, conclude Ambrosi.

 

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