Coronavirus a Bergamo, mascherine trasparenti per aiutare gli studenti non udenti

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Sono stati raccolte da Cesvi e donate all’Ats

Tra i problemi emersi nel corso dell’emergenza Coronavirus una, molto rilevante ma meno nota, è legata alle difficoltà degli studenti con problemi di udito, problemi legati anche all’utilizzo della mascherina, che non consente di leggere le labbra. Per venire incontro alle esigenze degli studenti non udenti e per scongiurare il rischio d’isolamento, Fondazione Cesvi ha accolto l’invito di Ats Bergamo – che gestisce il Servizio di inclusione scolastica per studenti con disabilità sensoriale (visiva e uditiva), affiancando gli studenti con personale qualificato fornito da Cooperative/Istituti/Fondazioni, con i quali ATS ha stipulato apposite Convenzioni – di occuparsi del reperimento di mascherine certificate per minori non udenti per agevolare la comunicazione tra allievi e insegnanti di sostegno, assistenti alla comunicazione, educatori.

Ats ha così ricevuto 525 mascherine con schermo trasparente per consentire la lettura del labiale. «Ad oggi – dichiara Giuseppe Matozzo, direttore sociosanitario di Ats Bergamo – abbiamo una scorta di circa 100 mascherine, in attesa di ulteriori richieste da parte degli Enti». Nel mese di dicembre sono state consegnate da Fondazione Cesvi e poi distribuite da ATS a 14 diversi enti e istituti specializzati oltre 500 mascherine certificate a beneficio di 137 persone tra studenti non udenti e insegnanti.

 

«Siamo molto felici di aver contribuito con questa donazione che garantisce una comunicazione inclusiva per gli studenti non udenti che in questi ultimi mesi hanno dovuto affrontare una nuova e crescente complessità nel relazionarsi agli altri — dichiara Lorena D’Ayala Valva, Responsabile del Dipartimento Emergenze di Fondazione Cesvi —. La nostra Fondazione è da sempre impegnata nel garantire l’inclusione delle categorie più vulnerabili attraverso i propri progetti in Italia e nel mondo, speriamo quindi che questo piccolo sostegno sia utile per garantire serenità e una migliore vita scolastica ai giovani studenti con disabilità dell’udito e ai loro insegnanti». «I bambini e i ragazzi che seguo sono entusiasti di queste mascherine perché finalmente possono ricominciare a vedere i volti e leggere il labiale. L’utilizzo di questi dispositivi a scuola ha migliorato visibilmente la comunicazione tra educatore e allievo, facilitando la relazione e restituendo una parvenza di normalità alla nostra quotidianità», racconta Antonietta, assistente alla comunicazione della Cooperativa Città del Sole, che segue 38 bambini sordi nelle scuole di Bergamo e provincia.

Nel corso della pandemia Fondazione Cesvi ha messo a disposizione la propria esperienza nella gestione delle emergenze e ha supportato le strutture sanitarie di Bergamo nell’approvvigionamento di presidi medico sanitari e macchinari urgenti. Contestualmente si è attivata a sostegno degli over 65 di Bergamo e Milano attraverso interventi volti ad aiutare gli anziani con consegne a domicilio di spese e farmaci, oltre che a garantire servizi socioassistenziali e trasporto per visite mediche e supporto psicologico. Fondazione Cesvi è inoltre scesa in campo per sostenere la ripartenza delle piccole imprese del territorio bergamasco con il programma «Rinascimento Bergamo», promosso insieme al Comune di Bergamo e Intesa San Paolo, e per supportare i lavoratori e le maestranze del mondo della musica e dello spettacolo.

 

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