Con le mascherine le difficoltà si moltiplicano per chi può solo leggere il labiale
Sedicenne priva di udito non si fa abbattere dalle difficoltà che le ha provocato l’emergenza sanitaria e diventa la mascotte della sua scuola.
Protagonista Gaia E. del Basso Lodigiano, iscritta alla terza E dell’istituto Villa Igea di Lodi.
La ragazza, che per via delle mascherine fatica a leggere il labiale e a decifrare la mimica facciale di insegnanti e compagni, non è stata lasciata sola. E in questi giorni, grazie al professor Luigi Balzano, ha partecipato anche a un progetto natalizio sui panettoni, riuscendo perfettamente a integrarsi.
Compagni, docenti e tecnici hanno infatti studiato il linguaggio dei segni, scrivendosi i nomi sulle giacche, pur di imparare insieme. La giovane ha anche partecipato a una diretta Facebook in cui gli studenti hanno diffuso un video mostrando tutte le fasi di lavorazione del panettone tradizionale e ha affiancato la compagna Ginevra durante la diretta, raccontando la storia del panettone anche in LiS.
“Da quando è iniziata la pandemia, la didattica mi ha messo di fronte a diverse difficoltà, devo avere sempre vicino l’assistente o mia madre che mi aiutano a tradurre in LiS – racconta Gaia –. Anche con le lezioni in presenza ho riscontrato difficoltà. Per fortuna mi aiutano con riassunti e mappe concettuali. Nonostante tutto, sono contenta di questa scuola che garantisce a tutti la possibilità di crescere, diventare autonomi e avere un futuro”.
Paola Arensi