Cinzia Di Zio vince il Premio ITWIIN con l’invenzione delle mascherine trasparenti TechnoMask, adatte alle persone sorde e ipovedenti
Vi ricordate delle mascherine trasparenti Technomask? Ne avevamo parlato la scorsa primavera quando, durante la prima ondata di Covid-19, tutti abbiamo familiarizzato con le mascherine, con il loro uso e tutti i disagi. L’imprenditrice italiana Cinzia Di Zio ha vinto la 12^ edizione del Premio ITWIIN organizzato dall’Associazione italiana donne inventrici e innovatrici. Si è aggiudicata il premio ITWIIN 2020 per la categoria “Donna particolarmente creativa” proprio per l’invenzione delle mascherine TechnoMask.
La particolarità di queste mascherine sta nel fatto che sono adatte alle persone sorde e ipovedenti. Le normali mascherine coprono il viso e lasciano scoperti solo gli occhi e diventa tutto molto difficile se si hanno disabilità visive o uditive.
Le mascherine trasparenti TechnoMask
Le mascherine TechnoMask Crystal trasparente e Technomask Oblò sono state pensate e progettate da Cinzia Di Zio e dal suo team dell’azienda Blue Italy, con sede a Pescara. Sono realizzate in tessuto ignifugo sul quale viene termosaldato uno strato di poliuterano.
Queste speciali mascherine hanno migliorato le politiche di inclusione delle persone sorde e ipovedenti, rendendogli più semplice portarle e conviverci. Chi non ci sente o non ci vede bene ha un senso meno efficiente, ma compensa con gli altri. Le normali mascherine rendono tutto più difficile e complesso. Da dietro le mascherine la voce non si sente bene, gli occhiali si appannano e non si sente bene, non ci si può neanche aiutare con il labiale.
Grazie a Blue Italy e a Cinzia Di Zio tantissime persone hanno affrontato la pandemia in modo inclusivo, senza dover sottostare ai disagi causati dalle normali mascherine.
Cinzia Di Zio si è aggiudicata il Premio ITWIIN per la categoria “Donna particolarmente creativa”. La creatività messa al servizio del benessere e dell’inclusione ha senza dubbio un valore aggiunto.
Cinzia Di Zio ha dichiarato:
“Questo importante riconoscimento è stato ottenuto grazie a un grande lavoro di squadra. Il mio team ha lavorato anche durante il lockdown: è il nostro dna aziendale che ci permette di dare il massimo anche nei momenti più difficili”.