È successo a pochi passi dall’arco della Pace nella serata di venerdì. Il racconto
“Avrei accettato la multa se avessi abbassato la mascherina per accendermi una sigaretta, ma l’ho fatto per farmi leggere il labiale da una persona che ha grossi (e certificati) problemi di udito”. Inizia così la vicenda di Veronica, 27enne milanese che si è beccata 400 euro di verbale perché ha scoperto naso e bocca in strada per poter farsi capire da Eleonora, sua collega e amica che è nata con una importante disabilità.
L’agente di polizia locale, inflessibile, ha applicato alla lettera le regole del Dpcm. È successo a Milano. È successo mentre entrambe erano appena scese da un tram. È successo in Corso Sempione a Milano — alle spalle dell’Arco della Pace, una delle zone calde della movida — nella serata di venerdì 9 ottobre.
“La mascherina la indosso sempre ma questa mia amica ha problemi dalla nascita, ha un impianto cocleare e dovevo parlarle. Ho abbassato la mascherina qualche attimo, giusto il tempo di dirle dove dovevamo andare. E in quel momento si è avvicinato il vigile con in mano un blocchetto per i verbali”, spiega a MilanoToday.
Avete cercato di spiegarli la situazione?
“Certo, entrambe abbiamo cercato di contestualizzare quello che era successo. Eleonora ha tirato fuori un tesserino che conferma la la sua disabilità. Inoltre ha persino alzato i capelli e gli ha fatto vedere l’impianto cocleare”.
E cos’è successo?
“Niente. Il vigile è stato inamovibile. Anzi, si è avvicinato a noi e a voce molto alta ha detto Vedi, se urlo mi senti! Eleonora è sbiancata. Io ero basita e mortificata. Speravo ci fosse un minimo di comprensione da parte delle forze dell’ordine, soprattutto in questi casi”.
Il verbale è stato staccato immediatamente?
“Sì, lo ha compilato subito e mi ha dato una copia. Nelle note ho fatto scrivere la circostanza in cui è avvenuto questo illecito. Praticamente ho fatto mettere nero su bianco al vigile che mi sono avvicinata senza mascherina per farmi capire, ma dalla copia che mi ha dato non si riesce a leggere: la grafia è pessima”.
Cosa ha in mente di fare?
“Mercoledì è scaduto il termine per pagare il verbale in misura ridotta (280 euro anziché 400, ndr). Non ho pagato in forma ridotta e non voglio pagare: voglio impugnare la multa. Quello che è successo non è giusto. Mi farò aiutare anche da un avvocato. Quello che mi ha ferito profondamente è l’indifferenza, è la mancanza di rispetto verso chi ha una reale difficoltà, è rendersi sempre più conto che siamo vittime di un morbo forse più pericoloso del virus stesso: l’ignoranza”.