Mamma di due bambini, 40 anni, sorda ha perso il lavoro per la crisi e la mascherina impedisce la lettura labiale

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Mentre siamo alla vigilia di nuove restrizioni, che si fanno sempre più strette man mano che passano i giorni e la diffusione del contagio cresce in maniera esponenziale, c’è chi dal primo chiuso non si è ancora ripreso e deve combattere per potersi dare un futuro.

Dopo il racconto dei genitori di ragazzi disabili, ospiti di strutture che vanno riducendo orari e attività, gravando così le famiglie dell’onere di occuparsi dei propri figli conciliando il lavoro e il loro diritto ad avere una formazione e una istruzione adeguate, ora a parlare è una giovane mamma affetta da sordità.

Assistente educatrice per bambini disabili, poi commessa in un negozio di abbigliamento, negli ultimi tempi lavorava come addetta in una società che si occupa di allestire gli espositori di bigiotteria nei vari punti vendita. L’arrivo della pandemia ha però spezzato le gambe a questo settore e i contratti non sono stati rinnovati.

Se la contingenza economica è drammatica, lo è ancor più in tempo di mascherine per le persone non udenti.

L’impossibilità a comunicare leggendo il labiale ha ristretto ancor più il campo delle possibilità di occupazione e ora la giovane mamma, che ha due figli e uno è affetto dalla medesima disabilità, ha voluto raccontarci la sua storia per rappresentare una difficoltà che è di migliaia di persone e che rischia di passare sotto traccia.

Nella lettera che pubblichiamo integrale, c’è anche l’appello affinché se qualcuno ha un’opportunità da offrirle, scriva alla redazione che provvederà a inoltrare i recapiti alla donna. E chissà che uno spiraglio di ottimismo, almeno per qualcuno già duramente provato dalla vita, si possa respirare.

 

Sono una donna di 40 anni nata sorda. Sposata con due figli.

Ho sempre vissuto bene la mia sordità, senza avere problemi, ho sempre fatto quello che volevo senza ostacoli.

Ho frequentato le scuole superiori, ho sempre lavorato.

All’inizio ho lavorato come assistente educatrice ai bambini disabili.

Poi ho fatto la commessa per  15 anni in un negozio abbigliamento di Curno e Orio.

Ultimamente invece lavoravo come Mobile Merchandiser per un’azienda di bigiotteria (allestimento bigiotteria delle colonne che girano nei diversi punti vendita delle provincie di Bg, Lc, Mi e Bs) e causa pandemia non hanno rinnovato i contratti (ero a tempo determinato e l’economia è calata drasticamente)

Non ho mai avuto problemi a rapportarmi  con la clientela in quanto il mio apparecchio acustico mi “aiuta” (dico mi aiuta perché in realtà non sento bene ?) a sentire ma ciò nonostante devo leggere il labiale.

Ora, con la pandemia in atto mi é quasi impossibile trovare un lavoro visto che sono tutti mascherati e non riesco a comunicare .

È una situazione assurda che noi sordi stiamo vivendo… già abbiamo i nostri ostacoli ma ora siamo arrivati ad un punto che ci sentiamo solo isolati e messi  da parte .

Tutti mi scrivono “ma lo sai che esistono le mascherine trasparenti?”

Certo che lo so ma:

-le mascherine trasparenti non dobbiamo metterle noi sordi ma voi

-quelle con la fessura trasparente non fanno nulla in quanto si appannano e in ogni caso fanno solo venire il mal di testa ai sordi perché devono concentrare la vista in una piccola finestrella (quando i sordi leggono il labiale guardano tutto il viso non solo le labbra )

Mio figlio é sordo anche lui, è in terza elementare, al momento per fortuna nella classe in cui si trova gli alunni sono pochi quindi riescono a stare distanziati e perciò  fanno la lezione senza mascherine.

Spero solo continuino così perché altrimenti lo terrò a casa visto che le visiere (cose migliori per noi sordi) non sono a norma ..

Ora io mi chiedo…che futuro avrò (avremo) visto che non posso (possiamo) nemmeno cercare lavoro ? TUTTI MASCHERATI . OVUNQUE

Sì, sono iscritta all’ufficio di collocamento mirato ai disabili ma purtroppo in questo campo noi sordi partiamo svantaggiati appunto per i motivi citati sopra.

Mi piacerebbe trovare un lavoro … ma dove ? (ideale sarebbe in un ufficio per archivio, bollettazione, ordini…o comunque lavoro al pc, oppure per qualche fiorista come consegne fiori, consegne pane,…)

Ultima cosa…sordo non vuol dire scemo
(scusatemi…ma troppi pregiudizi ancora oggi!)

 

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