Il silenzio nel silenzio

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Il covid19 continua a isolare chi già si sente isolato.

Milioni di danni per le molte persone che soffrono di problemi d’udito, disagio e imbarazzo è quello che si continua a prospettare per i prossimi giorni in quasi ogni parte del Mondo.

L’uso della mascherina è un ostacolo alla comunicazione per i poco udenti che spesso sono aiutati dalla lettura del labiale o espressioni visive.

Una parte di società isolata che non ha il potere di muovere le  “barriere” ormai fisse sulle nostre bocche, il disagio diventa ancora più importante e di grave preoccupazione per i bambini con patologie legale all’udito che oggi sono tornati tra i banchi di scuola e che forse sono stati dimenticati durante il lockdown, perché per loro è impossibile anche fare didattica a distanza.

Tante testimonianze infatti sono arrivate da ogni parte del mondo insieme a soluzioni alternative alle classiche mascherine chirurgiche.

Mascherine con una parte trasparente sono quelle cucite da una studentessa americana, una mascherina che dovrebbe essere obbligatoria per tutti, specie per medici e forze dell’ordine e insegnanti con maggiori possibilità di incontrare persone in difficoltà non udenti…

Una sfida sociale questa delle patologie uditive e del covid19, una sfida che vuole mantenere il distanziamento e le misure introdotte per evitare il contagio senza che si trasformi in ISOLAMENTO provocando danni molto importanti, dalla depressione alla demenza senile molto nota negli anziani con deficit uditivi.

Una sfida segnalata al ministero della sanità che non deve passare inosservata.

Con la speranza di non dimenticare nessuno e che la sensibilità di ognuno di noi specie dei vertici del Governo  possa intervenire nel miglior modo possibile e in maniera urgente.

Lidiana Iocco

 

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