Mascherine trasparenti. “Così i non udenti possono leggere il labiale’’

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L’idea lanciata dall’imprenditrice civitanovese Marika Bambozzi. Le protezioni sono state progettate e realizzate con un inserto in Pvc

Civitanova (Macerata), 12 maggio 2020 – Una mascherina con una trasparenza proprio di fronte alla bocca, per far comprendere il labiale alle persone sorde . Un prodotto davvero importante è stato lanciato da una trentenne civitanovese, Marika Bambozzi, titolare della Mb Sartoria Uomo , e la sua idea ha riscosso subito un grande interesse.
“La mia attività lavora moltissimo con le cerimonie – spiega Bambozzi –, ma il mercato al momento è in difficoltà. Così abbiamo pensato anche di reinventarci restando nel mondo della sartoria, realizzando mascherine di tipo tradizionale. Poi mi ha chiamata una mia carissima amica, Sara Brunellini, che mi ha lanciato una proposta”.
Brunellini lavora a scuola come assistente alla comunicazione (facilita il rapporto tra il bambino sordo, i docenti e i compagni di classe), collabora con la sezione fermana dell’Ente nazionale sordi e come interprete Lis con gli ambiti sociali territoriali XIX e XX .
“Sara ha visto un post con alcune nostre creazioni – racconta Bambozzi – e mi ha contattata la settimana scorsa, chiedendomi se riuscivamo ad aiutare le persone con problemi di udito creando mascherine specifiche. Mi ha dato uno stimolo umano importante per realizzare assieme questo progetto”, ammette l’imprenditrice, che si è subito messa all’opera.
Così, dopo i prototipi, si è arrivati alla migliore soluzione. “Ho studiato alcune sperimentazioni delle università con articoli del genere, e ho analizzato diversi tessuti per giungere a un modello efficace. Ho testato vari materiali per la parte trasparente, che deve essere lavabile perché può essere riutilizzata, e soprattutto capace di un appannamento ridotto , per migliorare la comprensione del labiale. È stato scelto il Pvc crystal 0.10. A quel punto abbiamo dato sfogo alla nostra creatività nelle restanti componenti, che sono di cotone al 100 per cento e realizzate con le più svariate fantasie e colori. Queste mascherine possono essere personalizzate, adattandosi ai gusti dei bambini o degli adulti”.
Da domenica la nuova mascherina ha iniziato a girare . “Ho già avuto richieste e abbiamo consegnato le forniture iniziali – prosegue Bambozzi –. Non essendo partiti con la pubblicità, le prime mascherine sono state prodotte per persone a noi vicine. Ma con il tam tam sui social le stiamo facendo conoscere e c’è stata un’impennata d’interesse. Sono già stata contattata dalle associazioni e c’è chi vuole informazioni per amici di altre zone. Ora stiamo cercando di capire i prossimi passi. Se la domanda crescerà, vorrei contattare più sarte per realizzarne il massimo, aiutando le persone che ne hanno necessità”.

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