In molti paesi del mondo si sta per giungere al picco epidemico della pandemia di coronavirus e molti governi si stanno preparando non solo per continuare a tenere al sicuro i cittadini, ma anche per ciò che verrà dopo il totale lockdown, che ha costretto le persone all’isolamento e le imprese a sospendere le loro attività produttive.
Il danno economico si preannuncia molto pesante, ma resta prioritaria la salute pubblica: alle porte di quella che il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiama “Fase 2” della lotta al coronavirus, sta diventando sempre più chiaro che le mascherine protettive saranno parte integrante della nostra quotidianità, almeno fino a quando non saremo protetti da un vaccino.
Alla luce dell’evoluzione della pandemia di coronavirus, le mascherine dovranno diventare parte integrante della nostra quotidianità
In merito all’utilizzo delle mascherine, ormai diventate introvabili in molte città italiane e spesso vendute a prezzi esorbitanti, un’idea interessante viene dalla Sicilia, dove Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione “Sicilia turismo per tutti”, ha lanciato un appello rivolto alle industrie affinchè producano delle mascherine trasparenti. I presidi sarebbero pensati specialmente per venire incontro ai non udenti, ma le applicazioni per questa “tecnologia” potrebbero essere anche diverse. Un primo, interessante prototipo è stato ideato dalla società ZP Group di Randazzo, in provincia di Catania.
Oltre all’impiego pensato per venire incontro alle persone non udenti, che così sarebbero agevolate nella comunicazione riuscendo a leggere il labiale del proprio interlocutore, le mascherine trasparenti potrebbero essere molto importanti anche in ambito sanitario, ad esempio tra i logopedisti. Questi ultimi sono infatti costretti ad interagire a distanza molto ravvicinata con i propri pazienti e, per ragioni di sicurezza, potrebbero trarre grande giovamento da quest’idea apparentemente semplice. Lo Bianco ha in merito dichiarato: “Le mascherine saranno parte della nostra quotidianità ancora per molto tempo. Si rende quindi necessario l’impiego di dispositivi di protezione individuale trasparenti, che si auspica possano essere utilizzate da tutti“.