Bologna – Chiedono di poter abbassare la mascherina per leggere le labbra e, (solo) cosi’ poter quindi capire quello che sta dicendo l’altra persona. E, se non fosse possibile, chiedono di poter scrivere su un foglio un messaggio da consegnare all’interlocutore.
E’ l’appello dell’ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi (Ens) provinciale di Bologna alla luce delle problematiche legate all’uso della mascherina per le persone affette da sordita’; uso che si prevede possa diventare obbligatorio dal 4 maggio in poi, quando dovrebbe scattare la fase 2.
E che potrebbe complicare non poco la quotidianita’ delle persone sorde che gia’ ora “stanno assistendo a un drammatico cambiamento nelle loro vite a causa del Covid-19”. Le misure adottate per l’emergenza, “prevedono un uso continuo ed indiscriminato delle mascherine, in tutti i contesti della vita quotidiana, dal supermercato, alle visite mediche, alla posta, eccetera. Si prevede che tale condizione perdurera’ per molti mesi e diventera’, forse, una misura permanete a cui abituarsi. Vi renderete conto di quanto questa circostanza incida sulla vita di una persona sorda”.
L’uso della mascherina, spiega Ens Bologna, incide insomma, moltissimo sulla vita di una persona sorda: “Impedisce la lettura labiale, la visione del viso e delle espressioni, con conseguente mancanza di comprensione tra interlocutore sordo e interlocutore udente”. La conseguenza e’ che “le persone sorde risulteranno sempre piu’ emarginate dal contesto sociale” e in questo momento di emergenza questo “puo’ anche causare pericoli per l’incolumita’ e la sicurezza della persona”. Per ovviare al problema o quantomeno ridurre i disagi, l’Ente propone allora un volantino con alcune indicazioni “semplici, utili per chiunque, che tiene conto di tutte le tipologie di sordita’, senza alcuna discriminazione”.
Prima di tutto, spiegano dall’Ens, “abbiamo bisogno di leggere le labbra per comprendere (con la mascherina e’ impossibile)”. Se pero’ questo non si puo’ fare, almeno, “chiediamo di scrivere su un foglio o su supporti di messaggistica istantanea”.
Infine, per i casi specifici di persone sorde che comunicano usando il linguaggio dei segni (Lis) e che possono avere bisogno di informazioni urgenti, il Consiglio regionale di Ens Emilia-Romagna indica i numeri telefonici di interpreti Lis, suddivisi in tre macro aree regionali, a supporto della comunicazione tra persona sorda e personale sanitario e assistenziale (ospedale, ambulanze e Croce Rossa) e delle Forze dell’ordine).
(DIRE)