Il progetto di intelligenza artificiale realizzato da Farmacia Santa Emerenziana di Roma trasforma il LiS in linguaggio parlato
Basta fare una piccola ricerca online per scoprire che in Italia le persone con un deficit di udito corrispondono a 7 milioni di individui, ovvero il 12,1% della popolazione. Gran parte di loro hanno una forma di sordità medio/grave e sono davvero poche le persone in grado di conoscere il LIS (lingua dei segni). Un vero problema di integrazione che Farmacia Santa Emerenziana di Roma ha deciso di affrontare e combattere, mettendo in campo un potente strumento tecnologico in grado di trasformare la lingua dei segni in linguaggio parlato.
Proviamo ad immedesimarci nei panni di una persona non udente e di aver bisogno di un farmaco o di una consulenza da parte di un farmacista, senza però riuscire a comunicare con l’unica persona che in quel momento è in grado di darci supporto. Cosa si fa? Istintivamente si potrebbe pensare di scrivere le proprie necessità o i propri sintomi su un foglio o sullo smartphone, con tutti i limiti che però possono insorgere come una calligrafia poco comprensibile, i caratteri limitati di uno schermo e il continuo cambiamento delle parole delle tastiere automatiche. Dunque, serve una soluzione diversa. Quale? Quella proposta proprio da Farmacia Santa Emerenziana di Roma, protagonista un ambizioso progetto sviluppato in partnership con Olimaint che, grazie all’implementazione dell’Intelligenza Artificiale, darà la possibilità a pazienti non udenti di comunicare in modo semplice e chiaro con il farmacista. Attraverso la realizzazione di un sofisticato algoritmo capace di riconoscimento i gesti, si porta all’interno della farmacia un dispositivo con una telecamera integrata che tramite un avatar mostrato sul monitor è in grado di interagire con persone non-udenti e comprenderne il linguaggio dei segni trasformandolo in linguaggio parlato.
Il progetto verrà lanciato e testato nella Farmacia Santa Emerenziana in Via Nemorense, 176/186 (00199, Roma) e ha l’obiettivo di espandersi all’interno delle farmacie e parafarmacie di tutto il territorio e non solo. Si tratta di un progetto di natura sociale che nasce nell’ottica di sfruttare le innovazioni tecnologiche mettendole a disposizione delle persone con disabilità per facilitarne l’integrazione nella società diminuendo la loro attuale situazione di isolamento e promuovere l’importanza dell’innovazione scientifica all’interno della sanità e dei servizi alla persona.