Il boom dell’autismo in Lombardia. Allarme degli esperti: “Ogni anno 1.600 nuove diagnosi”

Il dato diffuso ieri da Fondazione Piatti: 134 casi al mese. E a livello nazionale i numeri sono persino più elevati. Le liste d’attesa per accedere ai percorsi di cura sono di due anni

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di Giambattista Anastasio

Milano – Ogni anno in Lombardia si registrano circa 1.600 nuovi casi di autismo. Detto altrimenti: 134 nuove diagnosi al mese. A livello nazionale il dato è più elevato: i nuovi casi arrivano a circa 5.000, in media 14 al giorno. Non bastasse, i tempi di attesa per accedere ai percorsi di cura sono mediamente di due anni.

Questo il quadro emerso durante l’incontro organizzato dalla Fondazione Renato Piatti per i 10 anni del Centro Mafalda Luce. La Fondazione, ente a marchio Anffas, negli ultimi due anni ha aumentato i posti nei suoi tre Centri terapeutici riabilitativi semiresidenziali – a Milano, Varese e Besozzo – per offrire una risposta alle famiglie che, sempre più numerose, si trovano ad affrontare una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. “Negli ultimi 10 anni i minori con disturbi neuropsichici seguiti nelle Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza sono raddoppiati, con un aumento medio annuo del 5-6%. All’interno di questo trend l’aumento percentuale delle persone con disturbi dello spettro autistico è decisamente più elevato della media, arrivando addirittura ad un 21% annuo”, sottolinea Giorgio Seragni, responsabile scientifico del Dipartimento dell’età evolutiva della Fondazione.

«In tutti i nostri centri osserviamo un aumento del numero di bambini e famiglie in lista d’attesa per i servizi riabilitativi per i disturbi dello spettro autistico – conferma Emilio Rota, presidente della Fondazione e di Anffas Lombardia –. Il nostro impegno è volto ad offrire risposte sempre più adeguate che diano supporto alle famiglie e ai bambini fragili aumentando nella comunità la consapevolezza che l’autismo è un disturbo presente in modo sempre più pervasivo per cui è possibile fare molto solo se l’intervento riabilitativo è competente, precoce e continuativo”. Il fattore tempo è un elemento fondamentale quando si parla di disturbi dello spettro autistico: è essenziale intraprendere il prima possibile i percorsi di cura più adatti per garantire al bambino la miglior integrazione possibile nella vita quotidiana. “La diagnosi precoce per noi è stata fondamentale, così come un intervento ad hoc sulle necessità di mia figlia” racconta Roberta Salvaderi, mamma di Giulia, impegnata a divulgare e raccontare in modo semplice l’autismo. Nel Centro Mafalda Luce di Milano è ora in corso un ampliamento che permetterà di garantire una risposta migliore alla richiesta di prese in carico del milanese. In due anni, dal 2021 al 2023, i bambini seguiti sono raddoppiati, passando da 115 a 230, e si stima che dal 2024 le prese in carico per disturbi dello spettro autistico e altri disturbi del neurosviluppo arriveranno a 300 l’anno.

 

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