ANCONA – Nelle Marche ci sono circa 1000 persone sorde, nel 10% dei casi si tratta di sordi prelinguali (sordomuti), almeno 23 mila persone hanno un deficit uditivo. Per loro si apre un mondo fatto di barriere, non architettoniche in senso stretto ma sensoriali e comunicative.
Redazione Ancona Today
La sordità è una disabilità invisibile agli occhi del mondo perché difficile da riconoscere: anche per questo il 3 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Udito. La nostra regione ha promosso il valore della lingua italiana dei segni (LIS), anche attraverso una legge votata all’unanimità. Tra gli atti più recenti, a novembre la Giunta ha stanziato 40 mila euro per l’organizzazione di corsi formativi di avvicinamento alla LIS e alla LISt (tattile) nonché di conoscenze delle più moderne tecniche di comunicazione con le persone sorde e sordocieche, replicando una esperienza che l’anno precedente era servita a formare una 30ina di persone.
La Dgr 787 del 27 giugno 2022, Adesione al Protocollo d’Intesa tra la Regione Marche e l’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi (ENS), promuove la piena occupabilità delle persone con disabilità uditiva.
Nel 2021, insieme all’Umbria, era stato avviato con fondi statali anche il Progetto SAIS, acronimo di sensibilizzazione, accessibilità, indipendenza delle persone sorde. Tra le azioni promosse gli sportelli di segretariato sociale per ricevere assistenza gratuita sulle necessità legate alla sordità e per disporre di servizi di interpretariato e mediazione linguistico culturale; percorsi di formazione destinati ai dipendenti delle principali strutture ospedaliere; il miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari da parte delle persone sorde per le quali la mascherina ha accresciuto la difficoltà comunicativa. SAIS proseguirà con 100 mila euro di fondi regionali nel 2023 per le attività svolte presso gli Sportelli di segretariato sociale in attesa del nuovo bando ministeriale che consentirà di riprendere interamente la progettualità con la Regione Umbria, l’ENS Marche e l’ENS Umbria.
“Per quanto riguarda gli alunni con disabilità fisiche o sensoriali la regione trasferisce agli Ambiti Territoriali Sociali circa 3,5 milioni l’anno per interventi legati alla scolarità – ha sottolineato il Vice Presidente Filippo Saltamartini con deleghe alla Sanità e ai Servizi Sociali”.