Invalidità civile, la visita medica è la chiave della prestazione: cosa occorre sapere

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di Valentina Trogu

Per ottenere l’invalidità civile occorre superare la visita medica di una commissione INPS. Dove si svolge, quali documenti portare e come garantirsi la prestazione.

La visita medica è l’ultimo passo di un iter che porterà al riconoscimento dell’invalidità civile e, dunque, all’erogazione di trattamenti economici.

Al fine di tutelare la dignità umana, lo Stato italiano prevede che i soggetti affetti da una menomazione siano tutelati con prestazioni assistenziali ed economiche. Il riconoscimento di una invalidità dà diritto, dunque, ad una serie di benefici legati al grado di disabilità riconosciuto da una commissione INPS incaricata di stabilire il diritto o meno del richiedente al trattamento. Si capisce, dunque, come sia fondamentale che la visita medica abbia esito positivo. A tal proposito occorre prepararsi adeguatamente per non rischiare di dover rinunciare all’invalidità civile oppure di dover ritardare il momento dell’erogazione dei benefici.

Invalidità civile, qual è la documentazione da presentare
La commissione INPS valuterà con attenziona la documentazione sanitaria presentata dal richiedente l’invalidità civile al momento della visita medica. La certificazione dovrà appurare la reale presenza di una patologia invalidante. L’iter per la persona affetta da disabilità inizia dal proprio medico curante. Il dottore dovrà redigere un certificato medico introduttivo per poi inoltrarlo all’INPS in via telematica. Nel frattempo comunicherà al paziente il numero di protocollo che dovrà essere utilizzato per inviare domanda di invalidità all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale accedendo tramite credenziali digitale al portale dell’ente.

Completata la procedura si riceverà la data della visita medica. Occorrerà portare tutta la documentazione sanitaria che attesta la propria patologia, compresi esami diagnostici ed esami clinici.

Dove si svolgerà il controllo dei documenti

La visita medica si potrà svolgere a domicilio – previa richiesta durante la compilazione della domanda di riconoscimento dell’invalidità civile – solo se il richiedente è impossibilitato a muoversi. Se così non fosse, il soggetto con disabilità riceverà indicazioni sul giorno, ora e luogo in cui recarsi per effettuare la visita.

L’appuntamento di solido si svolge presso l’Unità Operativa di Medicina Legale dell’Asl territoriale di appartenenza. Qui si incontrerà la commissione formata da un operatore sociale, un esperto del caso sanitario da esaminare e un medico incaricato INPS. Per i ciechi e i sordi potrebbe essere richiesta una commissione specializzata che include un medico specializzato in medicina legale, uno in medicina del lavoro e un sanitario dell’Unione Ciechi o dell’Ente nazionale per la protezione e assistenza dei sordomuti.

Come comportarsi durante la visita per l’invalidità civile

Durante la visita – in cui non verrà richiesto di spogliarsi o di essere auscultati o di rispondere a domande – bisognerà mantenere un comportamento “normale”. Tante persone sperando di ottenere un grado di invalidità superiore fingono malori, si lamentano in continuazione, si presentano con vestiti logori. Questo tipo di atteggiamento è inutile e indispettirà la commissione. La vera sofferenza sarà riconosciuta dai medici esperti senza necessità di eccedere con le manifestazioni

Da sapere, però, che è possibile chiedere al proprio medico curante di essere presente durante la visita. Non potrà esprimere giudizi ma avrà un occhio abile nel valutare la correttezza della commissione.

 

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