Apparecchi acustici donati ai bambini sordi: progetto al via da Treviso

Venerdì 1 luglio, al Ca' Foncello, la presentazione di "Stellina alla conquista del suono", a sostegno delle famiglie in difficoltà. L'assessore Lanzarin madrina d'eccezione: «Idea da proporre in tutto il Veneto»

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Sentire è vivere: questo lo slogan che, venerdì 1º luglio, ha accompagnato la presentazione del progetto “Stellina alla conquista del suono” all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

Grazie all’associazione “Alto Volume”, 12 bambini di età compresa tra 0 e 12 anni, affetti da sordità perlinguale o ipoacusia, riceveranno in dono apparecchi acustici studiati appositamente per il tipo di sordità di cui soffrono. Si tratta di piccoli le cui famiglie sono in difficoltà economiche: per aiutarli a sostenere l’acquisto degli apparecchi per i figli, l’associazione “Alto Volume” ha raccolto 22mila euro. Amplifon è stata l’unica azienda produttrice di apparecchi acustici ad aderire all’iniziativa sul territorio. Sarà lei a fornire gli apparecchi per i bambini con uno sconto del 70% sul prezzo di vendita. Fondamentali però anche le donazioni delle associazioni Anap Treviso (12mila euro) e Per mio figlio onlus (10mila euro) che hanno permesso al progetto di andare a buon fine.

L’iniziativa

Alla presentazione, nella sala convegni dell’ospedale Ca’ Foncello, sono intervenuti: Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2, Silvia Nizzetto, assessore alla partecipazione e istruzione del Comune di Treviso, Alessandra Gallina e Marco Laurito di Alto Volume Aps, Fiorenzo Pastro, presidente provinciale Anap Confartigianato Treviso e Andrea Rizzo, presidente dell’associazione “Per Mio Figlio Onlus” di Treviso.

I criteri di selezione delle famiglie destinatarie degli apparecchi acustici dovranno rispondere al protocollo d’intesa redatto dall’associazione Alto Volume, in accordo con i donatori e con la supervisione del direttore generale dell’Ulss 2, che ha facilitato la creazione della rete tra le varie associazioni aderenti. Il progetto è stato promosso con il patrocinio del Comune di Treviso. Avviato nell’aprile del 2019 era stato interrotto dall’arrivo della pandemia ma quest’anno è riuscito a vedere la luce. L’iniziativa, suddivisa in quattro parti, è stata pensata come un lavoro di ricerca mirato alla progettazione di una comunicazione esperienziale multisensoriale.

Il commento

L’assessore alla sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, ha partecipato alla presentazione in veste di madrina d’eccezione: «Siamo intenzionati ad estendere il progetto a livello regionale – ha dichiarato -. È chiaro che la sordità, soprattutto per i giovani in età scolare, è una barriera culturale. Ogni intervento di questo tipo è un sostegno importantissimo per le famiglie, soprattutto per quelle in difficoltà. Una società a misura di ognuno è una società in cui tutti guadagnano perché anche noi, che oggi stiamo bene, potremmo avere bisogno un domani di questi aiuti e sostegni» ha concluso l’assessore.

 

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