La pandemia da Coronavirus ha impattato in maniera deflagrante soprattutto sulla vita delle persone anziane, non solo perché sono state le principali vittime dirette del virus, ma anche per le numerose conseguenze sui moltissimi ambiti della nostra vita, correlati in particolare alla salute e alla cura.
Uno studio Censis-Assindatcolf pubblicato a fine dicembre 2021 ha rilevato come per il 42,8% degli anziani over 75 lo scoppio della pandemia abbia portato ad un peggioramento della propria condizione di salute, a cui si aggiunge un giudizio negativo sulla disponibilità dei servizi di cura e assistenza per la famiglia che, a causa del Covid, è peggiorato per 3 anziani su 10. È quanto emerge dallo studio Censis-Assindatcolf pubblicato a fine dicembre 2021.
L’indagine fotografa la realtà del lavoro regolare in Italia. Tra le domande che sono state rivolte ad un campione rappresentativo di aderenti all’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, quella per certificare come fosse cambiata la loro salute negli ultimi 18 mesi a partire dal marzo 2020: quasi il 35% degli over 65 ha ammesso un peggioramento della propria salute, percentuale che sale al 42,8% nel caso degli over 75. Giudizio negativo anche per la disponibilità dei servizi di cura e assistenza per la famiglia, che a causa del Covid sarebbe peggiorata per 3 anziani su 10.
“Nel 2019, ovvero prima dell’avvento della pandemia – dichiara Andrea Toma, direttore di ricerca del Censis che ha curato l’indagine commissionata da Assindatcolf, citando una rielaborazione dei dati Istat – gli anziani con malattie croniche gravi rappresentavano il 43,2% degli over 65. Mentre il 10,6% aveva gravi difficoltà a prendersi cura della propria persona. Parliamo di circa 1 milione 430 mila persone che per far fronte alle esigenze quotidiane erano costrette ad affidarsi al sostegno dei propri parenti (oltre un milione e 200mila), all’intervento di volontari (poco meno di 200mila) o a richiedere assistenza a pagamento (oltre mezzo milione si è rivolto a badanti o ad altre figure dedicate alla cura della persona)”.
“Oggi, – dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico – grazie all’indagine Censis-Assindatcolf sappiamo che a causa della pandemia oltre un terzo degli anziani ha visto peggiorare la propria salute e, parallelamente, la disponibilità di servizi e di cura. Un allarme che non dovrebbe essere sottovalutato e su cui invitiamo le istituzioni ed il Governo a riflettere. Il lavoro domestico, unitamente all’impegno dei caregiver e alla domiciliarità, l’assistenza presso l’abitazione dell’assistito, costituiscono la formula centrale nel welfare italiano per affrontare l’aumento consistente, sostanziale nell’imminente futuro, della domanda di assistenza”.
Qui sotto, i dati della ricerca in formato grafico
Redazione Disabili