L’Italia prova a ripartire, da oggi si colora 🍊 d’arancione: solo quattro regioni in rosso

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Quattro regioni in zona rossa, il resto d’Italia in arancione. Il Paese tenta di ripartire allentando un po’ la morsa delle restrizioni che restano tuttavia ancora vive e severe in gran parte della nazione.

di Simone Pierini

Ma «guai se pensassimo che siamo fuori dal problema, ci ritroveremmo alla situazione di metà marzo avendo vanificato settimane di sacrifici per l’intero Paese», ha dichiarato ieri alla Stampa e al Corriere della Sera il professor Franco Locatelli. Secondo le ordinanze firmate dal ministro Speranza da oggi Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Calabria escono dalla zona rossa e si aggiungono alle già arancioni Veneto, province autonome di Trento e Bolzano, Liguria, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata e Sicilia.

Restano in zona rossa Valle D’Aosta, Puglia e Campania mentre ci entra la Sardegna che in poche settimane è passata dalla zona bianca a una sorta di lockdown.  Proprio l’isola che per prima (e ancora l’unica) ha riaperto i ristoranti la sera ora si trova ad avere l’indice di contagiosità più alto del Paese – con Rt a 1,54 – e anche gli altri indicatori, come la pressione sugli ospedali, preoccupano la cabina di regia di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità. Una sorta di esempio di cosa possa accadere allentando troppo presto le misure in attesa di una prima immunizzazione creata dalle vaccinazioni.

I NUMERI La speranza di veder presto un cambio di rotta arriva dai numeri – ancora tragici per quanto riguarda il numero di vittime (ieri altre 331) – con l’epidemia che conferma il rallentamento avviato dalla scorsa settimana. L’ultimo bollettino ha registrato 15.746 con 253.100 tamponi, 101.627 contagi negli ultimi sette giorni (seppur condizionati dal calo di test tra Pasqua e Pasquetta) contro i 136.473 della settimana precedente. Stabili i decessi settimanali (3.224 contro 3.097 ma con 258 segnalati dalla Sicilia riferiti ai mesi precedenti) mentre è in discesa il saldo dei ricoveri: da domenica 4 aprile a ieri i pazienti in terapia intensiva sono passati da 3.703 a 3.585 mentre nei reparti ordinari da 28.432 a 27.251. Allo stesso modo gli attualmente positivi sono passati da 569.035 a 533.005.

 

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