La tecnologia più avanzata a supporto della Salute
Milano, 27 aprile 2021 – Per la prima volta, nel Centro Sud, una paziente di quattordici anni affetta da Neurofibromatosi (NF2) e da un tumore gigante del nervo acustico, riacquista l’udito grazie all’Impianto sul Tronco Encefalico (ABI).
L’intervento è stato eseguito dal dott. Giuseppe Cinalli, Direttore UOC di Neurochirurgia, coadiuvato dal dr. Antonio della Volpe, direttore della UOSD CRR Impianti Cocleari e Diagnostica Audiologica dell’Azienda Ospedaliera Pediatrica napoletana.
Si è reso prima necessario un lungo e delicato intervento neurochirurgico per l’asportazione del tumore gigante del nervo acustico che aveva provocato la perdita dell’udito. Asportato il tumore, per il ripristino della funzione uditiva è stata utilizzata una tecnologia all’avanguardia: il neurochirurgo ha posizionato con precisione millimetrica a livello del tronco encefalico un elettrodo che ricevendo i suoni da un ricevitore/processore esterno, trasformandoli in impulsi elettrici, li invia alle aree corticali dedicate all’udito (Impianto al Tronco Encefalico, ABI).
L’elevatissimo grado di precisione è stato possibile grazie al monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio garantito dagli specialisti audiologi.
L’impianto è stato attivato stamane, a distanza di circa un mese dall’intervento, presso il centro Impianti Cocleari e Diagnostica Audiologica del Santobono.
La giovane paziente, che aveva progressivamente perso l’udito circa un anno fa a causa della grave forma di neurofibromatosi da cui è affetta, lo ha in questo modo riacquistato tornando, quindi, ad una vita sociale e relazionale normale.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’innovativo e complesso intervento chirurgico realizzato in virtù dell’alta professionalità e della collaborazione tra le diverse figure professionali, mediche e tecniche dell’Ospedale Santobono.
Ufficio stampa Omnicom PR Group Italia