Covid: epidemia in risalita, si teme l’effetto Natale

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Crowds of people in the shops and in the streets of the city center during the first week-end of Winter Sales amid the second wave of the Covid-19 Coronavirus pandemic, in Turin, Italy, 09 January 2021. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Quasi 20mila nuovi casi, 483 vittime. Tasso di positività all’11,6%

In risalita e con parametri che segnalano un peggioramento generale – a partire dall’indice di trasmissibilità Rt a 1,03 – l’epidemia da Covid-19 in Italia non mostra per il momento segni di frenata, mentre gli esperti temono un ulteriore ‘effetto Natale’ sull’andamento dei contagi.

Ma se per poter valutare con precisione l’impatto delle festività natalizie sulla curva epidemica bisognerà attendere almeno un’altra settimana, avvertono, lo scenario già attualmente non lascia ben sperare. Nonostante le fisiologiche oscillazioni giornaliere, infatti, i numeri continuano a mantenersi elevati: sono 19.978 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore (contro i 17.533 di ieri), i guariti o dimessi sono 17.040 mentre i decessi sono stati 483 (contro i 620 del giorno precedente). Il tasso di positività rispetto ai nuovi casi, inoltre, è sceso leggermente collocandosi all’11,6%, -0,9% rispetto a ieri. Continua a preoccupare pure il carico sulle strutture ospedaliere, con i pazienti ricoverati in terapia intensiva aumentati di 6 unità con 183 nuovi ingressi giornalieri, mentre i ricoverati con sintomi sono scesi di 53.

“Anche se i dati odierni mostrano che il tasso di positività è lievemente sceso e si è ridotto il numero dei decessi, l’epidemia da Covid-19 in Italia è ancora fuori controllo, con un’importante circolazione del virus in tutte le Regioni. Servono dunque misure più rigorose”, afferma Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali e ordinario di Malattie Infettive all’Università di Roma Tor Vergata. Particolarmente seria, sottolinea, “è la situazione negli ospedali, sui quali la pressione resta alta e dove si registra un ulteriore incremento dei ricoveri in terapia intensiva”. Ma a preoccupare sono anche i possibili effetti sulla campagna vaccinale anti-Covid: “Questi dati – spiega – sono allarmanti anche in relazione alla campagna di vaccinazione avviata, che sarà più complessa a fronte di una circolazione del virus così massiccia. A breve, infatti, la campagna dovrà interessare la popolazione più ampia e spostarsi sul territorio, con una inevitabile maggiore circolazione di persone e assembramenti”. Tale situazione, avverte, “ritengo sia il frutto dei comportamenti meno attenti avuti durante le festività natalizie, ed anche i dati attesi per la prossima settimana saranno legati a quanto accaduto nelle festività”.

E’ di 583.050 il totale delle vaccinazioni anti-Covid somministrate finora in Italia, pari al 63,5% delle dosi distribuite. Lo riporta il sito web della Presidenza del Consiglio dei ministri. La regione con il rapporto più alto tra somministrazioni e vaccini consegnati è al momento la Campania (89,5%), quella con il più basso la Lombardia (37,9%). A livello nazionale sono stati vaccinati finora 360.735 donne e 222.315 uomini, di cui 164.535 in età compresa tra 50 e 59 anni.

 

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