VARESE – Sono dieci anni che il reparto di audiovestibologia dell’Asst Sette Laghi lavora incessantemente per aiutare i pazienti con disturbi dell’udito, dando loro la possibilità di tornare, o cominciare a sentire. Ecco allora che il reparto varesino organizza un webinar internazionale per festeggiare il decimo anniversario dalla fondazione, con l’obiettivo di approfondire le nuove sfide che attendono la disciplina.
Una crescita all’insegna dell’innovazione
Dieci anni fa la dottoressa Eliana Cristofari assumeva la direzione del Reparto di Audiovestibologia di Varese succedendo al suo storico fondatore, il dottor Burdo. In questa decade il team si è profondamente rinnovato mantenendo l’altissimo livello qualitativo e la capacità di innovazione che sono da sempre il tratto distintivo del reparto. I pazienti storici sono rimasti e se ne sono aggiunti centinaia e centinaia di nuovi provenienti da ogni parte d’Italia che grazie all’impianto cocleare ritrovano l’udito e con esso un’esistenza normale.
Grazie a chi ci ha aiutati
«E’ con il cuore pieno di orgoglio e gratitudine – dichiara la dottoressa Cristofari – che guardo a questi anni di lavoro e di impegno. Orgoglio per i risultati raggiunti e gratitudine innanzitutto per il meraviglioso gruppo di professionisti che mi supporta, per l’azienda sanitaria che ha creduto e investito sulla nostra specialità, per il mondo del volontariato e della società civile che da sempre sostiene concretamente l’attività del reparto».
Una gratitudine che si estende anche a realtà come l’Aguav, Associazione Genitori e Utenti Audiovestibologia, la Fav, Fondazione Audiologica Varese, il Ponte del Sorriso e il Pio Istituto di Milano che hanno permesso al reparto di acquistare strumentazioni e tecnologiche avanzate, nonché di aprire una sede secondaria nel Poliambulatorio di Viale Monterosa «dove trattiamo prevalentemente i pazienti adulti per patologie di 1° e 2° livello mentre manteniamo in carico tutte le patologie audiovestibolari presso la sede del Circolo».
Doniamo l’udito
Lo sviluppo dell’attività ha visto un forte incremento con il trasferimento all’Ospedale del Ponte delle attività chirurgiche e di ricovero dei pazienti pediatrici in attesa che con il rinnovo di tutta la struttura di Largo Biroldi sia possibile trasferirvi l’intero reparto. Sono ormai più di 800 i pazienti che in questi dieci anni hanno cominciato a sentire grazie all’impianto cocleare. Neppure il Covid ha interrotto questo trend dal momento che i pazienti presi in carico quest’anno sono del tutto in linea con gli anni precedenti mantenendo l’attività ambulatoriale. «Per quella chirurgica, come in molte realtà italiane l’emergenza Covid ci ha obbligati a un contenimento dei numeri, ma stiamo lavorando con la nostra Direzione Strategica per garantire a tutti l’assistenza necessaria».
Per celebrare i risultati raggiunti e soprattutto per guardare con ottimismo al futuro è stato organizzato per l’11 e 12 dicembre 2020 un webinar con oltre 100 specialisti provenienti da tutta Italia ed Europa. «L’evento Varese Good 2020 (Global Overview on deafness) – sottolinea la dottoressa Cristofari – ha come sottotitolo “The past and the next 10 years”. Vogliamo infatti investigare sulle nuove frontiere della scienza audiologica che toccano campi solo apparentemente lontani tra loro come le neuroscienze, l’otochirurgia, il settore educativo e l’ingegneria biomedica Il futuro della nostra disciplina vedrà l’introduzione massiva della telemedicina, della chirurgia robotica, delle cellule staminali, della bio-genetica. Ci sarà molto da investigare e molto da lavorare e noi come sempre ci saremo».