Cuore e passione. Ma, soprattutto, tanta determinazione. Perchè in ballo c’era la sopravvivenza dell’azienda, messa a dura prova dagli effetti devastanti del lockdown da Covid-19.
E così, forte dell’esperienza e della tenacia tipica delle donne abruzzesi, Cinzia Di Zio ha preso per mano la sua impresa: riconversione a tempo di record e via verso nuove sfide, sotto la spinta di un’idea innovatrice che ora le è valso il prestigioso riconoscimento dell’ANGI. Già: la sua Blue Italy di Montesilvano da maison del tessile è diventata, infatti, fulcro progettuale e produttivo di una tipologia di mascherina trasparente – più sicura delle “concorrenti” di tessuto e l’unica in grado di permettere la comunicazione delle persone che hanno necessità di vedere il labiale – che ha subito catturato l’interesse non solo del mercato ma anche del mondo accademico.
L’idea
“Techno Mask – spiega Cinzia Di Zio – è il marchio registrato da Blue Italy, l’azienda che ho fondato sei anni fa. L’idea di una mascherina trasparente è nata in pieno lockdown, quando il terrore di dover fermare la nostra azienda, che produce tessuti tecnici ed altamente innovativi per brand del lusso, mi ha spinto a trovare delle soluzioni alle mascherine chirurgiche, oltretutto difficili da realizzare con la carenza di alcune materie prime. Così attingendo dalle nostre conoscenze, dai materiali innovativi e sostenibili che utilizziamo sempre, abbiamo realizzato questa nuova generazione di mascherine, pensate per essere indossate senza disagi e per durare nel tempo”. La mascherina premiata è la Crystal, completamente trasparente, ideata per rispondere al requisito di riconoscimento facciale, indispensabile in diversi ambienti di lavoro, che facilita la lettura del labiale. Disegnata inoltre in modo da non occludere le vie respiratorie, la mascherina è lavabile, confortevole e si trasforma in un vero e proprio scudo protettivo.
Stop all’usa e getta
Nata per contrastare la crisi e la pratica dell’usa e getta che è propria di tutte le altre tipologie di mascherine, Techno Mask è realizzata con materiale di qualità presente in fabbrica. In pratica tessuto ignifugo al quale viene termosaldato uno strato di poliuterano atossico. Una vera e propria innovazione che ha attirato l’attenzione del professor Alfredo Soldati dell’Institute of Fluid Mechanics and Heat Transfer dell’Università di Vienna. “Nell’ottica di offrire un prodotto sempre più all’avanguardia – sottolinea l’imprenditrice abruzzese – abbiamo accolto con favore l’interessamento dell’ateneo austriaco che ha studiato, testato e ora certificato la nostra mascherina”.
Lo studio dell’Università
“In questo rapporto – si legge nelle conclusioni dello studio – abbiamo utilizzato tecniche di imaging avanzate per valutare qualitativamente l’azione protettiva della mascherina Techno Mask Crystal prodotta dal gruppo Blue Italy. In particolare abbiamo valutato l’eventuale dispersione delle cosiddette “goccioline”. Ovvero, abbiamo valutato la capacità di Techno Mask Crystal di agire come sistema di protezione della bocca e del naso atto a prevenire la possibilità di host-to-host diretto di contagio”. In buona sostanza l’equipe del professor Soldati ha sottoposto la mascherina a una serie incredibile di test avanzati al fine di valutare se l’emissione di goccioline espulse dalla bocca o durante la normale respirazione fuoriuscisse o meno dall’area protetta e circoscritta dalla mascherina stessa.
“Con l’aiuto di laser e telecamere ad alta velocità – scrive il professor Soldati nelle conclusioni – abbiamo analizzato qualitativamente la distribuzione delle goccioline emesse e abbiamo osservato che in tutte le configurazioni di flusso considerate il processo di diffusione delle goccioline in direzione orizzontale è fortemente inferiore rispetto alle mascherine senza cassa. Inoltre, gli sbuffi respiratori – a maschera chiusa e aperta – vengono sfiatati verso il basso riducendo in modo sensibile la fuoriuscita diretta”.
Per vedere la video intervista a Cinzia Di Zio: https://youtu.be/Px_AOYA8bhk