Il caso del bimbo di otto mesi cui era stato negato l’intervento a causa dell’emergenza Covid
La nuova vita di Giacomo è iniziata oggi. Questa mattina i medici lo hanno operato per installare l’impianto cocleare che gli permetterà di superare la sordità.
L’intervento del bimbo di otto mesi e mezzo era stato cancellato a inizio novembre quando le sale operatorie dell’ospedale Martini, diventato covid-hospital – erano state chiuse e tutti gli interventi non urgenti rimandati. Samantha, la mamma di Giacomo, si era battuta fin da subito perché l’intervento del piccolo fosse riprogrammato al più presto.
“Ogni giorno senza udito per il suo sviluppo di crescita è un giorno perso – aveva detto – La neurologa ci ha spiegato che non possiamo aspettare la fine della pandemia” C’è un’età entro il quale è bene eseguire l’operazione di impianto e otto mesi e mezzo e quasi il limite. Il bimbo e la sua mamma, per fortuna, non hanno aspettare aspettare la fine della pandemia: un accordo tra l’asl Città di Torino e la Città della salute ha permesso a Giacomo di essere operato dall’equipe del Martini nelle sale operatorie dell’ospedale Regina Margherita con la collaborazione dei medici dell’infantile.
L’intervento si è svolto questa mattina. “E’ andato tutto benissimo”, dice la mamma raggiante. “Oggi è un nuovo inizio per noi”, dice la mamma. La sua voce è stata il primo suono che Giacomo ha sentito con il nuovo impianto. Ora ci vorrà tempo e molto impegno perché il bimbo possa imparare a sentire tutti gli altri suoni che lo circondano e possa recuperare tutte quelle capacità che in questi mesi, senza udito, non ha potuto sviluppare. I medici avevano diagnosticato la bambino una sordità profonda a due mesi. E da subito avevano indirizzato il bimbo alle cure del Centro Ciao del Martini specializzato nei problemi audiologici nei bambini.
L’accordo con il Regina Margherita ha scritto il lieto fine della storia di Giacomo ma presto lo farà anche per altri 25 bambini che aspettano lo stesso tipo di intervento