Bergamo uno sportello psicologico per riprendersi dal Covid

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Sarà attivo fino al 31 gennaio ed è destinato ai cittadini che non riescono a superare emotivamente l’emergenza ancora in atto

Si chiama “Psicoaiuto Bergamo. La città in ascolto” e il suo intento è avviare uno sportello di sostegno psicologico a Bergamo, come supporto di coloro che hanno vissuto situazioni difficili e non riescono a gestire il cambiamento delle loro condizioni di vita dopo l’emergenza Covid19.

Si tratta di un progetto in collaborazione tra il Comune di Bergamo e l’Ordine degli Psicologi della Lombardia, approvato all’unanimità dalla Giunta e che durerà fino al 31 gennaio 2021.

Ai colloqui personali e gratuiti della durata di 45 minuti, potranno partecipare tutti i cittadini che sentono la necessità di condividere le proprie esperienze e i difficili momenti di vita segnati dall’esperienza dell’epidemia, confrontandosi con persone esperte nella gestione dei cambiamenti esistenziali. E sarà anche valutata l’istituzione di un momento dedicato a cittadini con difficoltà sensoriali (sordi e non vedenti), in modo che l’accesso al Servizio sia fruibile per ogni cittadino.

Un aiuto prezioso per tutti coloro che hanno visto peggiorare la qualità della propria vita a causa del Covid_19 con un cambiamento da “un prima” ad “un dopo” e che non riescono a gestire questo passaggio. Tutti i cittadini che hanno incontrato difficoltà sanitarie, vissuto il lutto di persone care, perso il lavoro o semplicemente sono stati profondamente segnati dai drammatici eventi che hanno colpito la città.

L’iniziativa vuole supportare tutti i cittadini fornendo strategie per far fronte in maniera attiva ed adattiva ai cambiamenti reattivi all’emergenza e, in base a come verrà accolto il servizio, il Comune di Bergamo e l’Ordine degli Psicologi valuteranno per renderlo permanente.

Lo sportello, come riporta la delibera pubblicata sul sito del Comune, sarà aperto due giorni alla settimana, in giorni ed orari da stabilire a seconda dell’ubicazione ancora da trovare, per un totale di quattro ore settimanali.

 

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