Il Presidente Nazionale dell’Ente Nazionale Sordi, Giuseppe Petrucci, è intervenuto al forum promosso dall’Assessore alla Cultura della Città di Catanzaro, Ivan Cardamon
“Desidero innanzitutto ringraziare i promotori dell’iniziativa per avermi consentito di partecipare a questo straordinario progetto.
L’emergenza Covid – 19 ha messo a nudo, una volta di più, la fragilità umana ma anche la fragilità dei nostri Sistemi, l’inadeguatezza o arretratezza di alcuni processi organizzativi ai quali si è cercato di porre rimedio con misure straordinarie che hanno visto pagare un prezzo altissimo sia dal punto di vista di vita umane ma anche dal punto di vista sociale ed economico.
Il coronavirus è stato uno shock che ha avuto ed avrà ripercussioni economiche e come tutti gli shock economici (guerra, crisi petrolifere e simili) possono essere anche un’opportunità.
Le nazioni più virtuose saranno tali se sapranno sfruttare questa “opportunità” se sapranno organizzare le proprie macchine amministrative ed economiche in maniera tale da adattarsi ad una situazione oggi contingente ma che avrà ripercussioni sul lungo periodo.
La crisi ha evidenziato la necessità dell’informazioni e dell’accesso alle informazioni a tutti i livelli: il desiderio l’esigenza di essere informati su quanto accadeva è stato di primaria importanza; dunque un modello organizzativo nuovo necessita di una riorganizzazione delle comunicazioni vanno pensate e ripensate linee guida di accesso all’informazioni e queste devono essere rese accessibili.
Una parte della popolazione, quella sorda, è stata per lungo tempo tagliata fuori dall’informazione finanche dalle informazioni sulla salute pubblica.
Vanno ripensate i modelli organizzativi degli ospedali per consentire una risposta sanitaria universale cioè in grado di soccorrere tutti i pazienti anche quelli diversamente abili in particolari quelli sordi spesso “curati” senza che i pazienti sordi possano interagire col personale medico e paramedico.
Questi esempi non solo fanno capire quelli che sono stati drammi umani per una fetta importante della popolazione ma sono anche opportunità, come si sosteneva prima, perché intorno al riordino dei processi organizzativi, intorno all’accessibilità possono aprirsi opportunità di business per le nuove tecnologie, “un business sociale” cioè che dia risposte ad esigenze primarie dei cittadini un business virtuoso che consenta alla Pubblica Amministrazione di dare risposte moderne, rapide, accessibili in una parola universali.
Se ciascuno di noi nel proprio campo sarà in grado di ripensare al proprio lavoro alla propria organizzazione, saprà individuare metodi innovativi di lavoro riusciremo tutti a cogliere, da quella che è stata la più grande tragedia contemporanea, un’opportunità di crescita non rendendo vano il sacrificio di coloro che purtroppo non ce l’hanno fatta”.