A Cuneo due generazioni di audioprotesisti

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«la sordità separa le persone dalle persone e noi del centro acustico piemontese crediamo nel valore della prevenzione»

La comunicazione parte non dalla bocca che parla ma dall’orecchio che ascolta, sostiene un prezioso aforisma. Ed è l’impegno che muove l’operato del Centro Acustico Piemontese (via Negrelli 1, a Cuneo, tel. 0171-603072), presente da oltre quarant’anni in tutta la provincia di Cuneo con due generazioni di audioprotesisti al servizio dei clienti.

La prima ha visto e vede tuttora impegnato Antonio Botta che con la moglie Marcellina hanno dato il là a questo specializzato centro acustico, da qualche anno “implementato” nei servizi, per garantire sempre novità ai clienti, dall’arrivo in negozio dei figli Giuseppe, Lucia e Fiorella.

Il lockdown non ha sospeso la vostra professionalità, ma ne ha modificato le modalità di applicazione…
«Esatto. Noi rappresentiamo un servizio e come tale abbiamo cercato di gestire la difficoltà emergenziale per le persone affette da problemi acustici. Abbiamo lavorato su appuntamento, gestendo limitate richieste e dopo il periodo di “lockdown”, in conformità alle norme di sicurezza, provvediamo quotidianamente all’igenizzazione dei nostri ambienti per accogliere i clienti in un luogo sano e sicuro».

Stime recenti attestano che sono circa 7 milioni gli italiani con problemi di udito. Quali sono i primi accorgimenti a cui porre attenzione?
«Le nostre orecchie perdono gradualmente la capacità di percepire le alte frequenze a causa di lesioni o per l’avanzare dell’età. Diversamente dal calo della vista però i suoi effetti non sono uniformi. Il parlato è composto da molte frequenze e toni diversi. Se non riusciamo più a sentire i toni alti, avremo difficoltà a comprendere determinate lettere come la «f», la «s» e la «t», che contengono alte frequenze. Il calo dell’udito si ripercuote su molte parti del discorso che sono necessarie per la conversazione. Non tutti sanno poi che, dopo i 50-55 anni, è auspicabile tenere sotto controllo il proprio udito almeno una volta all’anno perché è proprio intorno a questa età che potrebbero comparire i primi cali uditivi».

Come si può verificare lo stato uditivo?
«Attraverso l’esame audiometrico per il controllo che dura 5 minuti, è indolore e non invasivo, oltre a essere completamente gratuito. Questo esame è in grado di determinare quella che viene definita come la “soglia di minima udibilità” del paziente; ciò permette di cogliere la presenza di eventuali anomalie e deficit uditivi. Appare chiaro quale sia l’importanza dell’audiometria nell’individuazione di disturbi importanti dell’udito, la cui progressione, se sondata tempestivamente, potrebbe essere efficacemente arrestata o comunque rallentata. Recenti studi scientifici hanno inoltre dimostrato una correlazione tra demenza senile e depressione in persone con perdite uditive trascurate».

Quale allora la prima raccomandazione?
«Se notate di non sentire più bene la tivù o di avere difficoltà nella comprensione della parola noi consigliamo di valutare al più presto un controllo gratuito dell’udito con un audioprotesista laureato che saprà guidarvi al meglio. La nostra esperienza a tal proposito è un valore aggiunto a cui sommare il desiderio di continua ricerca verso le novità del settore. “La cecità separa le persone dalle cose, ma la sordità separa le persone dalle persone”, diceva saggiamente Helen Keller. L’isolamento sociale è il dramma di chi è sordo. E noi siamo a disposizione per soluzioni funzionali e innovative».

Come ad esempio?
«Le nuove protesi acustiche digitali sono discrete e offrono una pregevole performance uditiva, una comprensione del parlato e una qualità sonora eccellenti, indipendentemente dall’ambiente di ascolto. Inoltre si tratta di sistemi perlopiù bluetooth per il collegamento diretto a televisione e cellulare e dispongono di un collegamento in remoto che permette la regolazione degli apparecchi stando comodamente a casa. Sul mercato, da poco tempo, sono anche disponibili protesi ricaricabili che permettono di eliminare il fastidioso cambio delle batterie».

Non resta che prenotare…
«Esatto. E le modalità sono semplici: è possibile il controllo gratuito dell’udito presso il nostro centro o direttamente a domicilio. Vi aspettiamo dal 14 settembre al 12 ottobre rigorosamente su appuntamento. A tal proposito riserveremo anche uno splendido omaggio e un vantaggioso buono sconto di 1000 euro sull’acquisto delle protesi digitali di nuova generazione».

 

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