Sempre più spesso in Italia gli enti pubblici stanno avviando iniziative atte a garantire a tutti il diritto di accedere a qualunque luogo o servizio, anche e soprattutto ai soggetti con disabilità temporanea o permanente.
In particolare, tra le varie regioni italiane, spicca la Lombardia. Essa, infatti, non solo è riuscita a ottenere dai fondi ministeriali molti contributi (previsti dalla legge 13/1989) per aiutare i cittadini residenti nei suoi vari comuni a coprire in parte o completamente le spese dei lavori volti all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti in un immobile (come il caso dell’installazione di montascale a Milano), ma ha anche “personalmente” promosso numerosi progetti a favore dei disabili.
Tra essi troviamo:
- L’accertamento e la certificazione della condizione di disabilità grave/gravissima e/o non autosufficienza (distinta, grazie alla legge 104/1992, da quella di minorazione civile), fondamentali per ottenere i benefici previsti dalle leggi nazionali e regionali in seguito al riconoscimento dell’handicap da parte dell’INPS.L’accertamento dell’alunno disabile ai fini dell’integrazione scolastica e la specifica certificazione dei DSA.
- La “speciale” inclusione scolastica degli studenti disabili sensoriali grazie all’aggiunta dell’assistenza alla comunicazione, del servizio tiflologico e della fornitura di materiale didattico speciale e dei libri di testo.
- I contributi per l’acquisto di strumenti tecnologici, al fine di estendere le abilità dei disabili potenziandone al contempo la qualità della vita.
- Il trasporto scolastico per studenti con disabilità fisica, intellettiva e sensoriale.
- Il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni (LIS) e della lingua dei segni italiana tattile (LIS tattile) per includere davvero le persone sorde e sordo-cieche nella società dandogli la possibilità di accedere appieno ai servizi a loro destinati (budget annuo di 000 euro).
- Lombardia Facile, una piattaforma informatica a cui possono accedere tutti, disabili e non, per avere informazioni per lo più locali di pubblica utilità per quanto concerne soprattutto le proposte di viaggio, mete, itinerari e siti accessibili ma anche tematiche quali lavoro, scuola, trasporti, cura, assistenza, cultura e sport.
- L’accesso in ospedale e l’accompagnamento alle prestazioni ambulatoriali e/o di ricovero delle persone con disabilità anche sensoriale (diverse modalità e diversi percorsi disponibili).
- Le misure B1 e B2, che prevedono l’erogazione di buoni mensili e voucher per le persone con disabilità, rispettivamente, gravissima e grave (o comunque in condizioni di non autosufficienza) al fine di favorire la permanenza e la prosecuzione delle cure nel proprio domicilio e nel proprio contesto di vita.
- L’ADI, che offre un supporto – da parte di un personale specializzato nel settore medico – alle famiglie nel lavoro di cura dei disabili a loro carico e garantisce a chi non è autosufficiente di avere una vita migliore limitando al minimo indispensabile i ricoveri nelle strutture residenziali.
- Il voucher annuale di 4.800 euro, erogato dai singoli comuni ai disabili (che talvolta hanno più problemi nel trovare un lavoro) per assicurargli le prestazioni necessarie alla realizzazione di percorsi educativi individuali e per aiutarli, quindi, a essere più autonomi non solo dal punto di vista economico ma anche nella vita quotidiana e nelle relazioni sociali grazie all’acquisizione di specifiche abilità e competenze.
- L’accoglienza (di disabili di età variabile tra i 18 e i 64/65 anni, poiché i minori vengono accolti solo in casi eccezionali) in strutture semiresidenziali diurne – per 35 ore settimanali e per 47 settimane all’anno – quali il CDD e il CSE. In particolare, il primo Centro effettua prestazioni riabilitative e socio-riabilitative, mentre il secondo offre prestazioni socio-animative. In entrambi vengono poi erogati servizi socio-sanitari ed educativi. Quest’ultimi sono svolti anche dal SFA.
- L’accoglienza in strutture residenziali, solo nel caso in cui i disabili (sempre con un’età compresa tra i 18 e 64/65 anni, poiché i minori vengono accolti solo in casi eccezionali) sono privi di sostegno familiare e quindi necessitano di esser seguiti sotto tutti i punti di vista. A seconda del grado di disabilità verranno ospitate:
- nelle RSD persone con grave disabilità (qui vengono effettuati servizi socio-sanitari e riabilitativi),
- nelle CSS comunità di massimo 10 persone con grave disabilità (qui vengono effettuati interventi di tipo assistenziale, educativo, ricreativo e terapeutico);
- nelle Comunità Alloggio massimo 10 persone che presentano livelli di fragilità non ricompresi tra quelli riconducibili al sistema socio-sanitario.
- L’IVOL Agevolata, un abbonamento annuale a tariffa ridotta che consente di viaggiare sui servizi di trasporto pubblico della Lombardia e di accedere ai varchi metropolitani e ferroviari.
Tutti questi servizi hanno come obiettivo comune quello di “prendersi cura” delle persone con disabilità e delle loro famiglie e sono erogati, a seconda del caso, dalle ATS, dalle ASST, da enti erogatori socio-sanitari privati accreditati, dai Servizi Sociali dei Comuni e dal Terzo Settore competenti per territorio.
A queste iniziative, infine, si aggiungono altre agevolazioni economiche statali come:
- la detrazione fiscale del 50% sulle ristrutturazioni edilizie che è possibile certificare come svolte sempre per superare le barriere architettoniche (spesa massima 96.000 euro);
- e l’IVA agevolata al 4 e 10 %.
È chiaro che, dopo anni di sensibilizzazione al tema dell’accessibilità, finalmente si è giunti ad affrontare questa problematica con molta attenzione nella consapevolezza che si tratta di una vera e propria lotta nella difesa della dignità personale, dell’autonomia (nei movimenti, nella comunicazione, nella socializzazione), della salute, dell’inclusione e dell’integrazione in qualunque ambiente (familiare, scolastico, lavorativo).
di Redazioneredazione@varesenews.it