Infermieri in campo per sordi e ciechi con un pacchetto di servizi multimediali

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Si chiama “Braille Lis” ed è stato illustrato oggi dai vertici della Fnopi al presidente della Camera, che l’ha giudicato un progetto eccezionale a cui dare spazio anche sul sito di Montecitorio, come ha spiegato sulla sua pagina Facebook. Il progetto è già presente sui siti istituzionali degli OPI aderenti, per condividere con utenti ciechi e sordi documentazione di natura infermieristica e sanitaria.

11 GEN – Presentazione ufficiale al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico del “progetto Braille LIS”, iniziativa degli Ordini degli infermieri (OPI) dedicata ai disabili sensoriali.

La proposta operativa illustrata a Fico – che l’ha giudicata un “progetto eccezionale” a cui dare spazio anche sul sito della Camera dei Deputati, come ha spiegato sulla sua pagina Facebook – è già presente nei siti istituzionali degli OPI aderenti (Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Salerno, Teramo, Firenze-Pistoia, Oristano, Carbonia-Iglesias), per condividere con utenti ciechi e sordi documentazione di natura infermieristica e sanitaria attraverso:

a) una sezione video nel linguaggio dei segni e contenente documenti utili e accessibili ai sordi e agli ipoacusici;

b) una sezione audio-video contenente documenti utili e accessibili agli ipovedenti – non vedenti e loro care giver;

c) una sezione audio contenente documenti utili e accessibili agli ipovedenti – non vedenti;

d) una sezione testuale contenente documenti utili e accessibili ai sordi e agli ipoacusici;

e)  un prodotto editoriale in braille.

La documentazione infermieristica e sanitaria dedicata ai disabili sensoriali va dal profilo professionale (DM 739/94) a quello dell’infermiera pediatrica (DM 70/97), dal Codice Deontologico al Patto cittadino-infermiere, dalla Carta Europea dei Diritti dell’ammalato al Codice di Comportamento dei pubblici dipendenti, dal Giuramento dell’infermiere alle leggi che caratterizzano la professione: legge 42/99 (“Disposizioni in materia di professioni sanitarie”, quella che ha abolito il mansionario per gli infermieri), 24/2017 (la legge sulla responsabilità professionale), 219/2017 (“Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento“, la legge sul testamento biologico), 3/2018 (la legge che ha istituto gli Ordini delle professioni sanitarie). E altre se ne aggiungeranno nel medio termine.

“Esporre alla terza carica dello Stato questo progetto – ha detto Graziano Lebiu, presidente dell’Ordine di Carbonia Iglesias e promotore dell’iniziativa – è un momento di altissimo significato istituzionale e politico per lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei territori operano quotidianamente e che parte dai bisogni dei più fragili e dei disabili fino a intercettare le necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi di essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali possono affidarsi nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale”.

“Questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori – ha affermato Barbara Mangiacavalli,  presidente della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (FNOPI) il maggior Ordine d’Italia con i suoi oltre 440mila iscritti, presente alla cerimonia – è un valore aggiunto e un peso specifico del Servizio sanitario nazionale che l’infermieristica ha voluto far conoscere anche dal Presidente della Camera, annoverandola tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie. Fa parte del bagaglio culturale, professionale e morale dell’infermiere quando si valuta una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini”.

“Il progetto – ha aggiunto – è una risposta che si inserisce in una vera e propria transizione culturaleper prendere in carico individui con un forte disagio e un forte bisogno. E dovrà essere condiviso tra tutti gli attori dell’assistenza sanitaria perché chi ha incontrato difficoltà nella sua vita possa vederle trasformate in opportunità”.

Al Presidente della Camera è stata donata una copia della Carta Costituzionale editata in Braille dalla Stamperia dell’Unione italiana Ciechi sezione di Sassari.

http://www.quotidianosanita.it/

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