I problemi all’udito sono in aumento tra i giovani. Lo afferma una ricerca presentata a Roma nel corso di un convegno organizzato da widex qualche tempo fa.
Lo studio è stato realizzato dalla Anovum, società specializzata in indagini di mercato. Secondo i dati raccolti dai ricercatori, l’11,7% degli italiani lamenta sintomi all’apparato uditivo: che si tratti di acufeni, tinnito o di ipoacusia per arrivare a una vera e propria sordità, nel nostro paese una persona su dieci ha problemi da questo punto di vista.
Il dato interessante riguarda, però, la percentuale di giovani: se nel 2012 i casi registrati nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni rappresentava il 3% del totale, nel 2015 sono aumentati al 4.5%. L’incremento è legato innanzitutto a stili di vita poco salutari: vivere e lavorare in ambienti rumorosi, ma anche abusare di alcol, fumo e farmaci possono provocare danni. Colesterolo alto, trigliceridi e diabete completano un quadro che può condurre a sviluppare problemi anche di natura non trascurabile
A dispetto dell’incidenza, prosegue la ricerca, queste problematiche sono però spesso sottovalutate per trascuratezza o anche vergogna. Il 54% del campione intervistato non ha mai effettuato un test audiometrico, mentre il 31% si è recato una sola volta a fare un controllo. Esiste inoltre, rileva lo studio, una sorta di resistenza socio-culturale nei confronti degli apparecchi acustici. Effettuare un test dell’udito può invece essere utile non solo in relazione a una migliore qualità della vita, ma in alcuni casi anche per diagnosticare eventuali problemi di natura diversa.