Occhio al ticket sanitario: chi sbaglia paga, tre volte tanto. Ecco come fare

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Ticket per le prestazioni sanitarie: si verificano ancora troppi errori nella dichiarazione delle fasce di reddito da parte dei cittadini e questo comporta delle sanzioni che possono triplicare la cifra dovuta. C’è chi dichiara di essere esente ma non lo è, chi dichiara di appartenere alla fascia 1 e invece è nella 2 e via dicendo. Queste imprecisioni, però, possono essere facilmente evitate.

Le tipologie di esenzione previste dalle norme nazionali e regionali sono: esenzione per reddito ed età, esenzione per patologia cronica e invalidante, esenzione per malattia rara, esenzione per invalidità ed esenzioni per altre condizioni di interesse sociale. Il cittadino può autocertificare la propria condizione economica o di reddito per cui è prevista l’esenzione. E’ sempre consigliabile, per una maggior precisione, rivolgersi a un CAF, patronato o commercialista.

Gli esenti totali, ovvero coloro che non pagano alcun tipo di ticket, sono: gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia; gli invalidi civili al 100% e i grandi invalidi per lavoro per servizio; le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata e familiari; i ciechi e i sordomuti; gli ex deportati da campi di sterminio titolari di pensione vitalizia; i disoccupati e i familiari a carico; i lavoratori in mobilità e i familiari a carico; i lavoratori in cassa integrazione e i familiari a carico; soggetti che abbiano meno di 6 anni o più di 65 con reddito familiare fiscale minore di € 36.151, 98 (escluso il contributo di digitalizzazione di 10 euro per le procedure diagnostiche per immagini, per un massimo di 3 volte nell’anno solare); soggetti percettori di pensione sociale o assegno sociale e i familiari a carico; soggetti pensionati al minimo e familiari a carico.

È opportuno verificare annualmente il codice dell’esenzione presente in banca dati. I cittadini che risultino esenti sono tenuti, sotto la propria responsabilità, ad avvalersi dell’esenzione se persiste la situazione economica dell’anno precedente e i requisiti non sono decaduti. In caso ci siano variazioni, è necessario autocertificare la nuova fascia economica – reddito o ISEE – che determinerà l’importo del ticket. Per tutti gli altri soggetti, anche se in possesso di una esenzione, è necessario provvedere alle verifiche.

La modulazione per il ticket sui farmaci e per il ticket aggiuntivo sulla specialistica ambulatoriale è fatta sulla base di 4 fasce economiche differenziate, proporzionate al reddito familiare fiscale o, in alternativa, all’indicatore ISEE. La fascia economica di appartenenza viene individuata da una banca dati che contiene i dati forniti annualmente dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS, sulla base delle dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente (quindi relative ai redditi di due anni prima) e degli indicatori ISEE in corso di validità. Non vi è una prevalenza tra i due parametri: il sistema seleziona il dato economico più vantaggioso per l’assistito.

Fasce economiche
reddito familiare fiscale ER o ISEE
Codice per fasce
di reddito (ER)
Codice per fasce
indicatore ISEE (EI)
€ 0 – € 36.151, 98 ERA EIA
€ 36.151, 99 – € 70.00 ERB EIB
€ 70.001 – € 100.000 ERC EIC
oltre € 100.000 assente EID

È possibile verificare ed eventualmente autocertificare la propria fascia economica con la carta sanitaria elettronica attivata, quindi in possesso di un codice pin. Lo si può fare direttamente sul sito della Regione Toscana, con un lettore smart card che può essere acquistato, al costo di 4,20 euro, presso i front office di poliambulatori di Pian D’Ovile a Siena, presidi ospedalieri di Campostaggia e Nottola, distretti socio-sanitari di Colle Val D’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano, Abbadia San Salvatore, Sinalunga, Chiusi e Chianciano, presidio polifunzionale di Montalcino,; nei Totem PuntoSì o con la App Smart SST disponibile per i sistemi Android e iOS. In ogni caso è possibile fare riferimento agli sportelli della Asl Toscana sud est.

All’atto della prescrizione il codice di esenzione viene inserito nella ricetta dal medico prescrittore. Qualora fosse riscontrata un’inesattezza rispetto alla nostra posizione/fascia economica, è necessario effettuare un’autocertificazione correttiva da presentare nei tempi utili ai fini dell’erogazione della prestazione specialistica o dell’acquisto del farmaco.

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